Porto di Livorno sempre più efficiente per i tempi di soccorso
Recuperato dalla stiva di una nave breakbulk in appena dieci minuti grazie alla nuova cella portapersone che l'AdSP ha messo a disposizione del terminalista.
Si è conclusa positivamente la vicenda di un lavoratore portuale della società Uniport, chiamato in porto dalla società terminalistica MarTerNeri per avviare dalla nave le operazioni di sbarco della cellulosa.
Il ragazzo si trovava in stiva quando è caduto da una delle balle di carta, facendo un volo di un metro. A differenza di quanto accadeva in passato - quando ci potevano volere anche quattro ore per entrare in stiva con le imbracature e prestare il primo intervento di soccorso - i soccorritori sono saliti a bordo della cella portapersone, che è stata agganciata alla gru e fatta calare immediatamente nella stiva.
Il ragazzo, che fortunatamente ha riportato soltanto danni di lieve entità, è stato soccorso e stabilizzato sulla barella in pochissimi minuti. Dopodiché è stato tratto in salvo con la stessa cella porta persone e consegnato all'Autoambulanza nel frattempo giunta sul posto.
"Siamo lieti di sapere che il lavoratore stia bene e siamo anche contenti di aver messo a disposizione del porto queste moderne celle portapersone" ha dichiarato soddisfatta la dirigente dell'AdSP Cinthia De Luca. "I tempi di primo soccorso e recupero si sono ridotti del 95%. Si tratta di un risultato importante che va a beneficio di tutta la comunità portuale".
Fonte: Ufficio Stampa