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Più "culle per la vita" in Toscana, per quelle madri che non vogliono abortire ma nemmeno essere genitori

Il consigliere regionale Iacopo Melio ha presentato un atto per sensibilizzare la Giunta regionale

Iacopo Melio, consigliere regionale del Pd ha presentato un nuovo atto, che ha sottoposto alla giunta regionale: "Viste le ultime vicende di cronaca nazionale ho voluto occuparmi del diritto all’autodeterminazione delle madri che, non volendo abortire ma al tempo stesso non volendo tenere la loro bambina o il loro bambino (per mille motivi che non sta a noi sindacare), devono poter avere un’alternativa valida che rispetti sia la loro libera scelta (non sempre, infatti, mossa da bisogni socio-economici), sia la vita di chi hanno messo al mondo, nel pieno rispetto della privacy".

"Continuerò sempre a difendere il diritto all’aborto per le donne che intendono farlo in modo consapevole - continua Melio - Dobbiamo però ricordarci che c’è anche chi questa strada non vuole percorrerla, nonostante non desiderino (legittimamente) la genitorialità".

"Per tutte loro con il mio atto appena depositato, ho chiesto che la Giunta regionale si impegni a promuovere, di concerto con le AUSL, l’implementazione della presenza sul territorio delle “culle per la vita”, soprattutto nei presidi ospedalieri con un punto nascita, per rafforzare il sostegno alle donne verso una scelta consapevole, per garantire il loro diritto di scelta, e soprattutto prevenire l’abbandono delle bambine e dei bambini alla nascita".

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