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Al Palazzo Ghibellino si presenta un capolavoro di miniatura di Rafaello Busoni, figlio di Ferruccio

Il Prof. Silvano Salvadori, presidente del Circolo Amatori Arti Figurative, in collaborazione col Centro Studi Musicali, presenterà per l’Estate Empolese nel suggestivo cortile del Palazzo Ghibellino - con proiezioni e la lettura scenica di Andrea Giuntini - un'opera di Rafaello Busoni, figlio del nostro Ferruccio.

Rafaello (1900-1962), studiò a Zurigo e per convincere il padre a fargli completare i suoi studi  artistici a Parigi, durante una assenza del padre lavorò giorno e notte alla miniatura di un testo, così che al suo ritorno, quando Ferruccio vide la bontà del lavoro, ottenne il permesso desiderato.

Divenne così pittore e soprattutto illustratore di libri. Un vero grafomane capace di miniare testi in tedesco, francese, inglese e perfino ebraico; vi aggiungeva illustrazioni e in quelli fatti per le opere del padre, Arlecchino e Turandot, anche accuratissime notazioni musicali. Ferruccio stesso era un bibliofilo ed aveva una straordinaria biblioteca; delle opere che amava, come il Don Chisciotte, aveva ben 56 edizioni illustrate. Rafaello stesso ha scritto una importante biografia illustrata di questo eroe.

A casa mia si parlava più di libri che di musica”, ricordava Rafaello. Miniò una ventina di volumi, oltre a questo San Giuliano di Flaubert, anche Il Cantico dei CanticiIl corvo di E. A. Poe; decine le pubblicazioni pregiate a numerazione limitata e acquerellate a mano, migliaia invece sono i libri illustrati prima in Germania, poi, in America, dove emigrò nel 1939 con la seconda moglie ebrea.

Con la prima moglie, una pianista giapponese già allieva del padre, venne a sposarsi proprio ad Empoli nel 1924; lui stesso amava definirsi arista italiano, anche se la lingua la parlasse assai male.

Salvadori è il maggior conoscitore di Rafaello e, con l’aiuto dell’attore Andrea Giuntini, presenterà in proiezione le immagini di questa “Leggenda di San Giuliano l’Ospitaliere”, una vita non scevra da riflessioni moderne: sulla natura del male procurato – Giuliano uccise i propri genitori - e sull’espiazione necessaria.

Fonte: Ufficio Stampa

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