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Arte e teatro sociale lungo il torrente Pesa

Il potere trasfigurativo dell’arte collettiva e il torrente Pesa, in un connubio fra teatro, impegno sociale e natura di cui si fanno portavoce l’Associazione Arbus che si occupa di teatro sociale ed è capofila del progetto, una delle tre compagnie di Teatro Come Differenza, il Coordinamento teatrale attivo anche nell’ambito della salute mentale, forte di esperienze teatrali e artistiche diverse che lavorano sul territorio fiorentino e nell’empolese. “Resistenze artistiche. Un progetto artistico e teatrale collettivo sul territorio di Ginestra Fiorentina in dialogo con il torrente Pesa” è rivolto agli utenti dei Servizi territoriali di salute mentale dell’area fiorentina ed empolese, impegnati con Arbus e Teatro Come Differenza nei laboratori teatrali e nell’attività di formazione artistica. Se Arbus è capofila, il progetto è però realizzato in uno scambio continuo con le altre tre Associazioni coinvolte che hanno tutte un ruolo attivo: oltre a Teatro Come Differenza, Mi chiamo Viscardo che ha sede con Arbus in via Chiantigiana a Ginestra Fiorentina e si occupa della parte artistica del progetto e Spazio Ipotetico che segue l’azione collettiva lungo il torrente Pesa.

Per l’azione teatrale e artistica collettiva a cui “Resistenze artistiche” s’ispira e che ha per filo conduttore il torrente Pesa e la sua messa a valore, la chiamata è rivolta anche ai cittadini, nella consapevolezza di una nuova idea di comunità corresponsabile e capace di nuovi equilibri. A fare da tessuto connettivo fra le varie realtà, il Contratto di Fiume del torrente Pesa, il patto costitutivo del torrente come “paesaggio di vita”, sottoscritto da 25 enti locali e altre autorità firmatarie, per una visione condivisa e inclusiva con le comunità del territorio.

Con queste premesse e con il sostegno della Fondazione CR Firenze che nell’ambito del Bando Arte - Attività artistiche e culturali 2023 ne ha reso possibile la realizzazione, il progetto è stato presentato oggi in conferenza stampa a Ginestra Fiorentina, presso la sede delle Associazione Arbus e Mi chiamo Viscardo che si trova a pochi passi dal torrente Pesa. Alla presentazione c’erano anche le quattro Associazioni che collaborano al progetto; Angela Bagni sindaco del Comune di Lastra a Signa che ha dato il patrocinio all’iniziativa che si sviluppa sul suo territorio e è Comune tra i 25 soggetti firmatari del Contratto di Fiume del torrente Pesa; Lorenzo Nesi, assessore all’ambiente del Comune di Montelupo F.no e coordinatore dei Comuni firmatari del Contratto di Fiume; Manuela Nardi per la Salute Mentale zona empolese della Asl Toscana centro. Sono intervenuti in conferenza stampa anche gli attori che saranno protagonisti delle performance teatrali previste a settembre.

“Nel progetto è insito il valore della resistenza di cui l’arte di per sé è già portatrice  – spiega Francesca Sanità, una delle registe di Teatro Come Differenza e conduttrice dei gruppi teatrali di Arbus – “Resistenze artistiche” ha una tripla valenza: comunitaria per il valore di spazio di vita di chi frequenta e vive il torrente; culturale per le urgenze del terzo millennio che chiedono all’arte di farsi interprete di una diversa relazione fra uomo e natura; sociale per il coinvolgimento di persone che attraverso il teatro e l’arte si fanno portavoce dell’urgenza di prospettive e visioni diverse”.

Nel percorso di valorizzazione del fiume Pesa, il progetto “Resistenze artistiche” sarà accompagnato da due azioni artistiche collettive. La prima il 13 luglio è una passeggiata lungo il torrente, durante la quale i partecipanti “incontreranno” l’opera e la sua autrice, l’artista iraniana Sona Baradaran. La passeggiata rappresenterà il momento di arrivo della residenza artistica “Transire Flumen” che Sona condurrà presso Mi chiamo Viscardo, in un contesto di ospitalità supportata dagli artisti dell’Associazione con sede a Ginestra Fiorentina. Qui l’artista avrà una settimana di tempo per realizzare l’opera che sarà inaugurata il 13 luglio. Lo stesso giorno ci sarà l’inaugurazione (con buffet) di un video mapping del fiume Pesa, sempre a cura di Mi chiamo Viscardo, sulla facciata dell’edificio delle Associazioni Arbus (via Chiantigiana 1/c) e Mi chiamo Viscardo Lab (Via Chiantigiana 3).

La seconda azione dal titolo “Il Fiume e la Rosa. A volte l’amore non basta” si terrà il 15 e 16 settembre, due date per uno spettacolo teatrale collettivo sul torrente Pesa che prenderà vita da un percorso laboratoriale di cinque incontri preparatori che è già iniziato e in cui diventeranno attori e protagonisti sia gli utenti seguiti dai Servizi territoriali sia la comunità di Ginestra Fiorentina e dei Comuni della Val di Pesa. Per le due date di settembre ci sarà un percorso notturno con stazioni di sosta prima di arrivare al torrente. Ad ogni stazione i partecipanti alla camminata incontreranno gli attori che si esibiranno in performance dedicate al tema del fluire, in un crescendo di esibizioni che preannunceranno l’arrivo al torrente. All’arrivo i partecipanti potranno assistere ad azioni artistiche collettive. L’appuntamento è in due date per consentire la partecipazione di una cinquantina di spettatori alla volta, con due repliche al giorno (19.30 e 21.30). Dello spettacolo si occupano Arbus, Teatro come Differenza Spazio Ipotetico Mi chiamo Viscardo.

Entrambe le azioni collettive nascono e si sviluppano intorno al tema dell’acqua e del suo fluire prendendo spunto dal celebre aforisma di Eraclito sul quale si stanno concentrando anche le riflessioni dei partecipanti ai laboratori teatrali: “Nessun uomo entra mai due volte nello stesso fiume, perché il fiume non è mai lo stesso, ed egli non è lo stesso uomo”. Per info e prenotazioni: salonearbus@gmail.com.

 

Fonte: Ufficio Stampa

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