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Lo sfogo da Castelfiorentino: "L'odissea di mia madre disabile per i buoni fruttiferi"

"Un'odissea imperdonabile, personale che non ha educazione umana e professionale, l'avventura capitata a mia madre disabile è incredibile". Lo sfogo arriva da una lettrice della Valdelsa, che vive a Castelfiorentino. Parte dalla storia della madre, che ha poco più di ottanta anni, è ancora in grado di intendere e di volere, ma ha avuto un problema per cui adesso ha perso l'uso parziale degli arti e di parte della capacità cognitive.

Le figlie si sono preoccupate di non farla rimanere senza soldi: "Abbiamo cercato in casa le prove di investimenti o buoni che potesse avere. Siamo andati alle Poste a Castelfiorentino per chiedere come potevamo recuperare i buoni fruttiferi che aveva sottoscritto e che non si ricordava più dove fossero".

Lì inizia la trafila, continua il racconto: "Abbiamo compilato una richiesta di ricerca, pagato cinquanta euro, atteso quaranta giorni e fatto vari viaggi alle Poste. Come se non bastasse doveva essere presente la persona interessata, anche se disabile". Lo sfogo della figlia prosegue: "Ho chiesto di evitare lo strapazzo a una povera donna su sedia a rotelle, l'impiegata ha risposto male, ha scaraventato via i fogli in modo sgarbato e ci ha mandato a un altro ufficio".

La trafila continua finché non arriva il giorno dell'esito: "Ci viene detto che la ricerca è negativa, con tanto di firma del responsabile. Poi però dopo un po' di tempo, spostando alcune cose in casa di mia madre, ritrovo i buoni fruttiferi ancora nella busta originale. Dovevo essere felice, in realtà non lo ero affatto, provavo rabbia".

Lo sfogo della figlia tocca la sfera umana della vicenda: "Siamo circondati e assistiti da personale che non ha un minimo di educazione e di preparazione sia umana che professionale, che se ne frega delle persone che ha davanti e dei loro problemi siano esse giovani o anziane, anche se pagano. Questo non può portare nulla di buono sia a  livello umano che nella fiducia che dovremmo riporre negli uffici istituzionali. Mi auguro che nessuno possa affrontare più vicende simili".

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