Si sdraiano sul tetto dell'auto e girano per Prato: la bravata di tre giovani
Si è sdraiato sul tetto della macchina, con le mani si è aggrappato alle portiere laterali e così si è fatto il giro della città. È successo a Prato, tra la declassata e viale della Repubblica. Il tutto è stato filmato e messo sui social network, dove ha raggiunto un pubblico di milioni di persone. Protagonista un ventenne pratese.
Niente 'challenge' sui social, il giovane ha spiegato che si è trattato di un modo di festeggiare la maturità. Lo ha fatto parlando con la polizia municipale pratese, che è intervenuta e lo ha bloccato. Per l'autista è scattata una sanzione, oltre alla sospensione della patente. Pare che sul tettino dell'auto si siano alternati tre ragazzi, tutti sui diciannove-venti anni.
Responsabili tutti individuati e sanzionati
Tutti individuati e sanzionati dalla polizia municipale di Prato gli occupanti dell’autovettura Renault Clio che era stata filmata mentre percorreva la tangenziale di Prato con un passeggero sdraiato sul suo tetto. Le indagini erano iniziate immediatamente, quando nella giornata di mercoledì scorso, 28 giugno, è apparso sui social il video. Una scena pericolosa che ha catturato l’attenzione degli altri automobilisti che infatti hanno ripreso e pubblicato la folle bravata.
Nella giornata di ieri la municipale aveva già identificato il conducente e lo ha pesantemente sanzionato. Oggi sono stati individuati gli altri due occupanti dell’auto, il ragazzo che si era sdraiato sul tetto ed un altro passeggero. I giovani, anche loro ventenni, si sono giustificati dichiarando che volevano festeggiare la maturità appena conseguita e sono stati multati per il pericoloso comportamento messo in atto. Ora, oltre alle multe, per i due giovani (titolari di patente) come anche per il conducente della Clio, la municipale procederà alla segnalazione ai fini della revisione del loro titolo di guida.
"Episodi come questo dimostrano che i fenomeni sociali di oggi, sotto la spinta delle scoperte informatiche e delle nuove metodologie di comunicazione, corrono molto più velocemente della nostra società - commenta il comandante della polizia municipale di Prato Marco Maccioni -. In particolare, chi è tenuto a far rispettare le norme si trova privo di strumenti efficaci per contrastare queste nuove criticità come le challenge sui social: se non ne consegue un fatto grave, come per fortuna è accaduto in questo caso, gli strumenti operativi offerti dalla attuale normativa si rilevano inefficaci: nel caso di specie tutto si è risolto con sanzioni pecuniarie amministrative contenute nel codice della strada".