Luana D'Orazio, per il compleanno una campagna social: "Lei vive ancora"
Sono passati due anni dalla scomparsa da Luana D'Orazio, la 23enne morta stritolata da un macchinario tessile in una ditta di Oste di Montemurlo. Alberto Orlandi, l'allora compagno della giovane (non il padre del figlio che lei aveva tenuto, che è rimasto ai margini della vicenda) ha ricordato Luana con un video, parlando di come al momento il processo sia ancora al primo grado con una condanna di 2 anni alla titolare e un anno e mezzo al marito della titolare mentre all'azienda è stata comminata una multa di poco più di 10mila euro, "praticamente il niente".
L'occasione del compleanno della giovane è buona per un appello per far sì che fatti tragici come quelli del 3 maggio 2021 non accadano più: "Sappiamo bene che le condizioni di lavoro non sono per niente sicure, nella maggior parte si lavora senza sicurezza, proprio per poter produrre di più [...] Conviene più far morire un dipendente che far chiudere un’azienda. I numeri parlano chiaro, nel 2021 ci sono stati 1404 morti sul posto di lavoro, se tutte queste morti avessero avuto una giustizia vera, 1404 aziende per forza di cose sarebbero chiuse, e invece niente, andiamo avanti come se nulla fosse successo".
Ecco il fulcro dell'appello: "Il prossimo 30 giugno Luana avrebbe compiuto 25 anni, anzi compirà 25 anni, perché lei vive ancora, e ci da la forza per andare avanti. Il suo primo compleanno senza di lei abbiamo deciso di portare avanti un hashtag, #tusorridisorridisempre, e quest’anno ho deciso di riproporre la stessa cosa. Chiedo di poter perdere pochissimi secondi per poter condividere questo video, e il 30 giugno, fare una storia, prendendo una foto qualsiasi di Luana sul suo profilo usando l’hastag #tusorridisorridisempre, e taggando anche me almeno ho la possibilità di poter ricondividere e poter ringraziare ognuno di voi. È una battaglia molto difficile da portare avanti, ma insieme ce la possiamo fare. Grazie a tutti coloro che mi aiuteranno in tutto questo. #tusorridisorridisempre"