Gaber non più in Versilia ma a Firenze: ecco la 'Gaberiana'
Dal 4 al 19 luglio quattro appuntamenti con incontri, musica e spettacoli, con la direzione artistica di Andrea Scanzi (4 – 17 – 18 – 19 luglio) e una mostra a cura di Flavio Oreglio, che ospiterà i materiali provenienti dall’Archivio Storico del Cabaret Italiano e dalla Fondazione Giorgio Gaber (dal 4 al 19 luglio, BiblioteCanova Isolotto).
A un anno dalla titolazione di Piazza Gaber e dalla giornata speciale dal titolo Firenze per Gaber, La Gaberiana coinvolgerà artisti di rilievo nazionale legati a Gaber per stima, passioni, affinità. In occasione del ventennale dalla scomparsa del grande artista, il Festival vuole essere un momento di comunanza e di aggregazione intergenerazionale.
Il palinsesto de La Gaberiana si inserisce all’interno dell’ Estate Fiorentina 2023. La direzione artistica del progetto è affidata ad Andrea Scanzi, giornalista, scrittore, autore e interprete teatrale, che da dodici anni racconta Giorgio Gaber a teatro. Il Festival ha il Patrocinio di Fondazione Gaber. Il progetto è cofinanziato dall’Unione Europea (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) nell’ambito del Programma Operativo Città Metropolitane 2014-2020.
“Giorgio Gaber è stato uno dei più grandi artisti italiani del Novecento. Ricordarlo è un dovere, e La Gaberiana è la nostra maniera di farlo. Con affetto, con emozione, con partecipazione. Quattro giorni di incontri e spettacoli, sempre a ingresso gratuito, nel quartiere dell’Isolotto di Firenze, dove sorge anche Piazza Gaber. Ogni sera si racconteranno e si esibiranno grandi ospiti, tutti accomunati dall’amore per l’opera immortale di Giorgio Gaber e Sandro Luporini. Da Cesare Cremonini a Roberto Vecchioni, da Neri Marcorè a Gioele Dix, da Pierluigi Bersani a Giulio Casale. E tanti, tanti altri. Ci sarà anche Sandro Luporini, e la sua presenza è davvero un regalo immenso. Gaber è stato un unicum irrinunciabile nella storia della musica italiana: rivoluzionario, scomodo, profetico. Geniale e non etichettabile, libero e irripetibile. In lui convivevano Brel e Pasolini, Sartre e Céline, Adorno e Brecht. Viveva a teatro e per il teatro. Ti faceva ridere, ti faceva incazzare, ti faceva pensare: Gaber era bellissimo. Un gabbiano ipotetico intriso di un “nichilismo costruttivo” tutto suo, che non ha mai smesso di indignarsi e sognare. Fino alla fine. Il Signor G manca come l’aria. Ecco: con La Gaberiana, cercheremo di rendere meno dolorosa tutta questa smisurata assenza. Ricordandolo con tutto l’amore e la riconoscenza che abbiamo”, ha detto Andrea Scanzi, direttore artistico del Festival.
“Stiamo entrando nel cuore della nostra Estate Fiorentina e siamo molto felici che a 20 anni dalla scomparsa di Giorgio Gaber nella nostra città ci sia questo evento speciale. - ha detto la vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini – Si tratta di un cartellone ricchissimo che racconta un grandissimo artista, ringrazio Andrea Scanzi, che ha sapientemente lavorato a questo progetto. Ci saranno artisti di altissimo livello, da Cremonini a Vecchioni o Neri Marcorè. Tutti gli eventi saranno ad ingresso libero e in vari modi cercheranno di ricordare una figura importante, uno spirito libero e una grande coscienza critica che sapeva indignarsi ma anche farci sognare, un modo bellissimo per trasformare la memoria in cultura, conoscenza e comunità”.
“Il fatto che il nostro quartiere sia al centro di questa rassegna ci riempie di orgoglio e di gioia. – ha aggiunto il presidente del quartiere 4 Mirko Dormentoni – Siamo certi che saranno iniziative bellissime e molto partecipate, con l’obiettivo di ricordare una grandissima figura come Gaber e anche riflettere sul suo lavoro, grazie al contributo di artisti e personaggi di altissimo livello. Sarà un grande regalo a Firenze, un evento culturale unico e un modo per fare comunità e consolidarla in modo critico e positivo verso il futuro”.
PROGRAMMA
MARTEDÌ 4 LUGLIO – Il Signor G nasce
Ore 17.30 BiblioteCaNova Isolotto
Apertura del Festival con: Andrea Scanzi, Paolo Dal Bon della Fondazione Giorgio Gaber.
Inaugurazione mostra, L’alba di Gaber e percorso narrativo con Flavio Oreglio.
Ore 20.00 PIazza Giorgio Gaber
Far finta di essere sani – Incontro con Gioele Dix
Ore 21.30 Piazza Giorgio Gaber
Dialogo tra un impegnato e un non so – Incontro con Cesare Cremonini
Incontri con videomapping sui palazzi della Piazza.
LUNEDÌ 17 LUGLIO – Chiedo scusa se parliamo di Gaber
Ore 19.30 Piazza dell’Isolotto
L’illogica allegria – Incontro con Neri Marcoré.
Ore 21.30 Piazza dell’Isolotto
Libertà obbligatoria – Incontro con Roberto Vecchioni.
MARTEDÌ 18 LUGLIO – Io se fossi Gaber
Ore 19.30 La Limonaia di Villa Strozzi
Anche per oggi non si vola - Omaggio a Sandro Luporini che riceverà il Premio Gaberiana 2023 alla carriera. Con Sandro Luporini, Andrea Scanzi, Paolo Dal Bon, Massimo Germini, Sergio Sgrilli.
Ore 21.30 La Limonaia di Villa Strozzi
Polli di Allevamento – spettacolo di Giorgio Gaber e Sandro Luporini, interpretato da Giulio Casale.
MERCOLEDÌ 19 LUGLIO – E pensare che c’era Gaber
Ore 19.30 Piazza dell’Isolotto
Qualcuno era comunista – Incontro con Pierluigi Bersani.
Ore 21.30 Piazza dell’Isolotto
Io come persona – Storie e utopie del Signor G. Spettacolo concerto. Narrazione di Andrea Scanzi. Esecuzioni di Ginevra Di Marco e Francesco Magnelli, Giulio Casale, Massimo Germini, Andrea Mirò, Flavio Oreglio, Setak, Gianluca Di Febo, Luigi Mariano e Peppe Voltarelli.
Gli incontri saranno coordinati da Andrea Scanzi
Dal 4 al 19 LUGLIO BiblioteCanova Isolotto
Mostra L’alba di Gaber, a cura di Flavio Oreglio. Progetto grafico di Alessandro Riva.
Materiale: Archivio Storico del Cabaret Italiano e Fondazione Giorgio Gaber.
Per la visita alla mostra è prevista un’audio guida, ideazione e voce di Flavio Oreglio, fruibile gratuitamente dal proprio smartphone tramite QR-code.
LA GABERIANA
Mostra L’alba di Gaber
A cura di Flavio Oreglio
Progetto grafico Alessandro Riva
BiblioteCanova Isolotto dal 4 al 19 luglio 2023 - Ingresso libero
Inaugurazione martedì 4 luglio ore 17.30
Il Teatro Canzone di Giorgio Gaber rappresenta, sicuramente, uno dei grandi frutti dell’albero del Cabaret Artistique, insieme al “Teatro epico” di Bertolt Brecht.
Infatti, come Brecht, elaborò il suo caratteristico linguaggio, partendo dalle forme espressive utilizzate nei Kabarett di Monaco e Berlino, così Gaber - in collaborazione con Sandro Luporini - ha codificato il suo “Teatro Canzone” portando all’estrema perfezione i linguaggi che caratterizzarono l’avventura del cabaret a Milano negli Anni ’60.
L’alba di Gaber, testimonia questo percorso evolutivo, sia esponendo documenti attestanti la storia del cabaret in Europa, sia attraverso testimonianze fotografiche e documentali che certificano l’assidua frequentazione degli ambienti del cabaret da parte di Gaber. Il progetto si inserisce all’interno della rassegna cittadina Estate Fiorentina 2023 ed è cofinanziato dall’Unione Europea – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, nell’ambito del Programma Operativo Città Metropolitane 2014-2020.
Per la visita è prevista un’audio guida, con testo e voce di Flavio Oreglio, fruibile gratuitamente dal proprio smartphone tramite QR-code.
La mostra è allestita utilizzando i materiali dell’Archivio Storico del Cabaret Italiano e della Fondazione Giorgio Gaber e sarà visitabile dal 4 al 19 luglio, negli orari di apertura della biblioteca.
I tre percorsi espositivi della mostra:
Genesi ed esodo - La nascita del Cabaret, dall’inaugurazione de Le Chat Noir, a Parigi, per opera del pittore Rodolphe Salis, che, in collaborazione con Emile Goudeau e il gruppo di poeti-performer “Les Hydropathes” cui si unirà Aristide Bruant, realizzò il primo cabaret artistique. Da lì il modello si diffuse a Parigi e poi si trasferì in tutta Europa: Spagna, Svizzera, Germania, Polonia e Russia.
Italia - il cabaret che non ci fu - In Italia il Futurismo non colse fino in fondo l’opportunità che si offrì, complice anche l’avvento del fascismo. Pertanto, nella prima metà del ‘900 non nacque una tradizione stabile di cabaret anche se gli ingredienti c’erano tutti: artisti idonei (Petrolini, De Angelis, Cecchelin), spirito satirico attestato dalla diffusione delle riviste (Il becco giallo, Il Bertoldo, Il Marc’Aurelio, Il Travaso delle Idee) su cui scrivevano personaggi come Flaiano, Campanile, Zavattini, Guareschi e Fellini.
Italia - il cabaret a Milano - Tre quadri per raccontare quello che successe in Italia dal secondo dopoguerra fino ai primi Anni ’70. Dai primi vagiti del Teatro dei Gobbi a Roma, del trio Fo-Durano-Parenti al Piccolo Teatro a Milano, della “Borsa di Arlecchino” a Genova e dei “Cantacronache” a Torino, passando per lo sviluppo tutto milanese che parte dal Santa Tecla, passa dall’Oca d’Oro e dall’atelier “La Muffola”, approda all’Intra’s Derby Club (che poi diventerà semplicemente “Derby Club”) e si amplifica dal 1964 con il “Nebbia Club”, il “Cab 64” e il “Lanternin” dei Gufi. Dopo il ’68 cambieranno molte cose: chiuderanno tutti i locali, tranne il Derby Club, e i grandi protagonisti di quegli anni porteranno in teatro il risultato delle loro evoluzioni. Giorgio Gaber è stato sicuramente l’artista che più ha fatto tesoro di quell’esperienza straordinaria che è stato il cabaret a Milano.
In caso di maltempo, gli appuntamenti previsti in Piazza Gaber e in Piazza Isolotto si svolgeranno regolarmente presso: Teatro la Fiaba - Via delle Mimose, 12. Gli appuntamenti previsti alla Limonaia di Villa Strozzi si svolgeranno regolarmente presso: Sala Polivalente Limonaia di Villa Strozzi.
Gli appuntamenti e gli spettacoli saranno a ingresso libero senza prenotazione.
I luoghi del festival sono agevolmente fruibili anche da persone con disabilità