Alta Velocità, visita di Giani e Baccelli all'impresa toscana di produzione dei conci della galleria
Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l’assessore regionale alle Infrastrutture, Stefano Baccelli, questa mattina hanno fatto visita agli stabilimenti dell’impresa Pizzarotti di Lucignano (Ar), dove sono entrati in produzione i conci per la galleria dell’Alta Velocità di Firenze. I conci sono gli elementi in calcestruzzo che attraverso la talpa meccanica vengono assemblati per formare gli anelli di rivestimento della galleria.
Ad accogliere la Regione, il presidente della Pizzarotti, Paolo Pizzarotti, l’amministratore delegato Carlo Luzzatto e Fabrizio Rocca, responsabile progetti Firenze direzione investimenti RFI.
“Abbiamo accettato con interesse l'invito dell'impresa Pizzarotti a visitare questo importante stabilimento industriale dove verranno prodotti i conci, elemento molto importante per la realizzazione della galleria dell'alta velocità di Firenze – ha dichiarato Giani -. La possibilità di avere questo insediamento industriale così vicino al cantiere mi sembra un elemento di grande novità rispetto ad altri cantieri che ci sono in Italia. Questo in una duplice ottica: da un lato, perché consente con facilità di approvvigionare il cantiere, dall'altro, perché sì ingenerano esternalità positive non solo economiche ma anche di concreta sostenibilità, in quanto i conci verranno trasferiti attraverso la ferrovia da parte di Mercitalia, società di Ferrovie dello Stato”.
Lo stabilimento di Lucignano quest’anno compirà 46 anni dalla sua fondazione, ha ricordato il presidente Paolo Pizzarotti: “Si apre ora un nuovo capitolo della storia di questo stabilimento che sarà centrale nel garantire la realizzazione di un’infrastruttura strategica per il Paese, come quella del passante dell’alta velocità di Firenze”.
L’amministratore delegato, Carlo Luzzatto, ha sottolineato che “sin dalla fase progettuale, il nostro intendimento era proprio quello di creare attorno al cantiere di Firenze una sorta di ecosistema che agevolasse l’operatività del cantiere ma soprattutto andasse nella direzione di renderlo concretamente sostenibile lungo tutta la filiera; dalla produzione e dall’approvvigionamento dei materiali fino allo smaltimento del materiale di scavo, tutto avverrà su ferro”. Anche lo stabilimento di Lucignano, ha aggiunto Luzzatto, si caratterizza per un innovativo ricorso alla digitalizzazione delle operazioni. “Siamo una delle prime aziende italiane ad aver ottenuto la certificazione BIM (Building Information Modeling), il sistema che consente di individuare e risolvere i problemi in modo più rapido e preciso, riducendo i costi e il tempo di costruzione complessivo. Investiremo circa 7 milioni di euro in macchinari e tecnologia per triplicare la produzione con un raddoppio dei posti di lavoro”.
Fonte: Regione Toscana - ufficio stampa