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Nuova proprietà per Gegè, operai salvi

Nuova proprietà per Gegè, i posti di lavoro degli operai che tante peripezie hanno vissuto sono (tutti) salvi; l’acquirente, Valpizza, assicura consolidamento e rilancio. E’ l’esito del tavolo regionale di questa mattina a Firenze, nella sede di Palazzo Strozzi Sacrati in piazza Duomo, dove Valerio Fabiani, consigliere del presidente Giani per lavoro e crisi aziendali, ha riunito tutti gli attori – rappresentati dei lavoratori, Val Pizza, l’amministrazione comunale di Prato – per ‘sancire’ il cambio di proprietà che assicura il futuro allo stabilimento di Prato e ai lavoratori.

Comprensibile la soddisfazione emersa in Presidenza, dopo le complicate vicende che si sono susseguite per l’azienda produttrice di pizze appartenente a Italpizza, che a Prato aveva rilevato l’attività di Compagnia Italiana Alimentari e poi di Nuova Food Italia (entrambe in fallimento).

“Il processo di reindustrializzazione è avviato e l’azienda (Valpizza, ndr) ha già dichiarato 7 milioni di investimenti per il revamping degli impianti attuali e l’arrivo di nuove tecnologie e per una nuova linea produttiva” spiega Fabiani. Tutti i presenti hanno giustamente sottolineato l’importanza di salvare una produzione alimentare in una provincia altrimenti quasi del tutto votata al tessile.

“Il tavolo rimane aperto - precisa Fabiani - per accompagnare rilancio e consolidamento, in attesa di poterci rivedere tutti in stabilimento a Prato e confrontarci sul futuro dell’azienda”. Un riconoscimento particolare il consigliere l’ha riservato “alle lavoratrici delle Rsu: gli operai si sono fatti carico di una situazione difficile che è durata molti mesi”.

Fabiani ha ricordato l’accordo sottoscritto al tavolo regionale che ha creato le condizioni per dare al sito una nuova vita industriale. “Il curatore, che ringrazio, ha potuto bandire l’asta e trovare un acquirente dell’azienda con tutti i suoi dipendenti che hanno avuto assicurato il reddito attraverso l’immediata attivazione degli ammortizzatori sociali”, precisa Fabiani.

Fonte: Regione Toscana - ufficio stampa

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