Lutto nazionale per Berlusconi, Forza Italia contesta le bandiere non a mezz'asta a Fucecchio
Soltanto oggi abbiamo verificato che le bandiere esposte sulle facciate del Municipio di Fucecchio non erano poste a mezz'asta come disposto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri a seguito della morte del senatore Silvio Berlusconi, già presidente del consiglio per più mandati.
La posizione dell'amministrazione comunale, denota oltre ad uno spiccato senso di inosservanza delle leggi nazionali, anche una certa incuranza nel farlo.
Quel che rammarica è la mancanza di rispetto, non soltanto per la figura di Silvio Berlusconi, che hanno sempre temuto e contrastato con qualsiasi mezzo in vita, e continueranno a temere da morto, ma la mancanza di rispetto delle regoleche è atto dovuto da tutti, a maggior ragione da chi riveste ruoli istituzionali e dovrebbe essere garante del rispetto delle regole.
Dal punto di vista umano, dispiace che un sindaco ed una amministrazione comunale non abbia tenuto in considerazione il dolore per la perdita di un capo politico che è stato votato dalla maggioranza degli italiani per più volte alla guida del paese ed eletto come primo ministro dal parlamento.
In ultima analisi a conferma dell'inclinazione di questa amministrazione a non rispettare le regole; infatti, il modo di esporre le bandiere, viola oltre alle disposizioni dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per il lutto nazionale, anche la legge 5 febbraio 1998, n. 22 - Disposizioni generali sull'uso della bandiera della Repubblica italiana e di quella dell'Unione europea - e dal
D.P.R. 7 aprile 2000, n. 121.
Da una amministrazione Comunale che si definisce rispettosa delle leggi, pluralista ed inclusiva, ci saremmo aspettati qualcosa di meglio.
Simone Testai e Sabrina Ramello, Forza Italia Fucecchio