Ecco 'CERtaldo', la comunità energetica rinnovabile
Continua a destare curiosità la Comunità Energetica Rinnovabile “CERtaldo”, presentata al Teatro Boccaccio lo scorso 19 maggio. La serata, alla quale avevano partecipato il sindaco Giacomo Cucini, l’Ing. Simone Tartaro dell’Agenzia Regionale recupero Risorse (ARRR spa) e l’Ing. Erika Magrini dell’Associazione Energia e Comunità, era stata l’occasione per spiegare a privati, imprese e associazioni vantaggi e opportunità, favorendo l'implementazione di sistemi di produzione e utilizzo dell'energia condivisi e sostenibili a livello locale.
Cos’è una Comunità Energetica Rinnovabile
È un soggetto giuridico che prevede il coinvolgimento di soggetti privati e pubblici - quali persone fisiche, piccole e medie imprese, amministrazioni comunali, enti religiosi, associazioni e altro ancora - che decidono di unirsi (attraverso la costituzione di un ente legale), con l’intento di produrre energia elettrica pulita, autoprodotta e condivisa attraverso fonti rinnovabili, come gli impianti fotovoltaici. Si tratta di un’opportunità che permette di ridurre i costi utilizzando l’energia condivisa e beneficiando di tariffe agevolate assicurate per 20 anni, migliorando l’impatto ambientale.
Come funziona
I soggetti che partecipano alla CER condividono l’energia prodotta utilizzando la rete di distribuzione esistente, anche ricorrendo a impianti di stoccaggio. Non occorre creare reti, si definisce infatti l’energia elettrica condivisa come “il minimo, su base oraria, tra l’energia elettrica effettivamente immessa in rete e quella prelevata”.
Le persone fisiche, le piccole medie imprese (PMI), enti territoriali o autorità locali possono entrare a far parte di una CER in qualità di: socio consumatore, socio produttore, socio produttore e consumatore. Il socio consumatore riceve una quota parte degli incentivi semplicemente mettendo a disposizione i propri consumi, inoltre non ha alcun tipo di onere. Il socio produttore riceve una parte degli incentivi destinati alla CER., mentre il socio produttore/consumatore (prosumer) beneficia di entrambi i vantaggi.
I benefici
Durante la serata di presentazione al Teatro Boccaccio erano stati illustrati i benefici economici, ambientali ma anche sociali indotti dalla Comunità Energetica Rinnovabile.
Guardando al portafogli infatti, questo strumento permette di ricevere un incentivo per l’energia condivisa e autoconsumata istantaneamente, un risparmio sui costi di trasporto e di distribuzione e la vendita dell’energia immessa in rete ad un trader o ritiro dell’energia immessa in rete da parte del GSE. Anche dal punto di vista ambientale non mancano i vantaggi: energia prodotta a Km 0, limitazione delle emissioni di CO2, riduzione delle perdite di rete e, più in generale, maggiore e migliore sfruttamento dell’energia. È bene inoltre tenere presente che le Comunità Energetiche sono, nelle aspettative Europee, anche un importante strumento di mitigazione della povertà energetica, poiché tutti i cittadini, tra cui quelli più deboli e con basse entrate, possono farne parte, approfittando anche di forme di solidarietà energetica, come un accesso a “buon mercato” alle rinnovabili e delle strategie per risparmiare energia.
“Si tratta di uno strumento molto importante per il nostro territorio – ribadisce il sindaco Giacomo Cucini – e una grande scommessa, necessaria per uno sviluppo più sostenibile dal punto di vista energetico e che può riguardare veramente tutti: l'istituzione, le imprese, i singoli cittadini. È sotto gli occhi di ognuno quanto la battaglia alla crisi climatica sia importante, da più punti di vista. Per questo è fondamentale impegnarsi tutti per avere un comune più sostenibile, che guarda all'ambiente in un altro modo rispetto al passato, che instaura piano piano una un cambio di passo”.
“Oltre che con la costituzione della prima Comunità Energetica Rinnovabile, ci siamo impegnati anche sul fronte della conversione energetica – aggiunge -. Abbiamo infatti approvato una variante urbanistica che parla a tutti i cittadini privati, alle imprese, a possibili nuovi investitori e che consente, con meno limitazioni, l’installazione di pannelli fotovoltaici, guadagnando quasi 500 ettari in più di terra da poter utilizzare. Due mezzi, la variante e la CER, di cui ci siamo dotati per incentivare la sostenibilità sul territorio”.