Morte Berlusconi, nessuna bandiera a mezz'asta a Unistrasi. Il rettore Montanari: "No a santificazioni ipocrite"
Il rettore dell'Università per stranieri di Siena, Tomaso Montanari, ha deciso che non ci sarà nessuna bandiera a mezz'asta per la morte di Silvio Berlusconi. In una mail inviata alla comunità universitaria si è assunto "la responsabilità di una scelta, evidentemente controcorrente", chiarendo che non c'è "nessun odio, ma nessuna santificazione ipocrita",
Così ha spiegato la sua posizione: "Naturalmente non si può provare alcuna gioia, anzi la tristezza che si prova di fronte ad ogni morte. Ma il giudizio, quello sì, è necessario: perché è vero che Berlusconi ha segnato la storia, ma lo ha fatto lasciando il mondo e l'Italia assai peggiori di come li aveva trovati. Dalla P2 ai rapporti con la mafia via Dell'Utri, dal disprezzo della giustizia alla mercificazione di tutto (a partire dal corpo delle donne, nelle sue tv), dal fiero sdoganamento dei fascisti al governo alla menzogna come metodo sistematico, dall'interesse personale come unico metro alla speculazione edilizia come distruzione della natura. In questo, e in moltissimo altro, Berlusconi è stato il contrario esatto di uno statista, anzi il rovesciamento grottesco del progetto della Costituzione".
Così "nonostante che la Presidenza del Consiglio abbia disposto le bandiere a mezz'asta su tutti gli edifici pubblici" da ieri a mercoledì, giorno dei funerali di Stato e lutto nazionale, "mi assumo personalmente la responsabilità di disporre che le bandiere di Unistrasi non scendano. Ognuno obbedisce infine alla propria coscienza, e una università che si inchini a una storia come quella non è una università".
La scelta non poteva che non creare polemiche a destra. Così il deputato di FdI Francesco Michelotti, attraverso una nota: "Il militante e libero cittadino Tommaso Montanari rispetto alla memoria storica e politica di Silvio Berlusconi può pensare e fare ciò che vuole, il Magnifico Rettore dell’Università per Stranieri di Siena ha l’obbligo di rispettare ed osservare il lutto nazionale e il cerimoniale che da esso deriva per il rispetto stesso dovuto alle Istituzioni che tutti noi siamo chiamati a servire. Montanari non può oltraggiare le Istituzioni".
“Non esporre le bandiere a mezz’asta all’Università di Siena - continua Michelotti - è uno sfregio alla memoria di uno statista e di un uomo che ha ottenuto la fiducia ed il consenso di milioni di italiani in ripetute elezioni democratiche ed ha segnato così tanto la storia del Paese. Una memoria collettiva che, piaccia o meno, a Montanari non può essere cancellata e che merita il rispetto dovuto ad un grande leader della storia, richiamato anche ieri dalle parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. E’ davvero sgradevole che ancora una volta alcuni esponenti della presunta “intellighenzia” di sinistra, pensino con questi atteggiamenti irrispettosi, di affermare una “diversità” ed una presunta “supremazia morale” che è solo nei loro convincimenti. Se davvero, come dice Montanari, è la sua coscienza e non la faziosità politica ad impedirgli di rispettare le Istituzioni e il lutto nazionale, si dimetta oggi stesso, altrimenti il suo gesto è solo propaganda politica indegna per chi ricopre un così alto ruolo."
Parlamentari toscani FI: "Montanari ignora e infrange la legge"
“Non è una novità che esponenti della sinistra usino le università e il mondo della cultura, tutto rigorosamente a spese pubbliche, per farsi pubblicità. Oggi Montanari, con uno scimmiottamento di disobbedienza civile, dice che l’università è un ‘progetto educativo’ e che non può avere spazio la figura di Berlusconi. Allora mi domando perché un’università debba essere guidata da uno che ignora la legge e la infrange, deliberatamente. Nel mare di affetto di questi giorni, purtroppo, c’è chi non riesce proprio a tacere ma c’è la certezza che non riuscirà minimamente a scalfire la grandezza di uno statista di livello internazionale, che abbiamo avuto la fortuna di avere, di votare, di sostenere”.
Lo afferma Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia, che ha presentato, insieme alle colleghe Deborah Bergamini e Chiara Tenerini, un’interrogazione al Ministro dell’interno e al Ministro dell’università e della ricerca per chiedere conto della condotta dell’Unistrasi e il rispetto delle disposizioni della Presidenza del Consiglio.