Francesco Nuti cantautore, il lato che non tutti conoscono

Francesco Nuti mancherà a tutta la Toscana. Scomparso a 68 anni, era uno dei pilastri del cinema italiano. Lo abbiamo ricordato con cinque suoi film, che possono essere utili alle nuove generazioni per riscoprire l'artista pratese. Ma molti che lo apprezzavano come regista o attore o sceneggiatore forse non conoscono la sua parte musicale: Francesco Nuti era anche un cantautore e ha pure partecipato al Festival di Sanremo. Ecco dunque cinque canzoni per riscoprire il suo lato cantautorale.

Puppe a pera
Va da sé che la sua canzone più famosa è questo giocoso brano che diventa famosissimo nel film Madonna che silenzio c'è stasera. Sarà poi riarrangiata e inserita in Caruso Pascoski di padre polacco. La canzone è del 1982, è forse la più nota del repertorio di Nuti, dal titolo si capisce già molto del testo...

Son contento
"Uscendo sul balcone il buio m'attanaglia". Inizia così una canzone forse poco conosciuta ma molto importante nel percorso musical-cinematografico dell'attore pratese. Son contento, film del 1983 che segna il termine della trilogia con Maurizio Ponzi, ha come colonna portante un brano omonimo. Scanzonato, allegro, ma anche un filo amaro: prettamente 'nutiano'.

Lovelorn Man
Nuti ha cantato in italiano e anche in inglese. Lovelorn Man è la struggente ma anche gioiosa ballata che accompagna Tutta colpa del paradiso, film del 1985 con Ornella Muti. È uno dei tanti tratti del sodalizio col fratello Giovanni Nuti, stimato professionista della medicina ma pure grande compositore.

Sarà per te
Francesco Nuti aveva una straordinaria vena comica. Come tutti i migliori comici, però, non era solo in grado di far ridere. Sapeva far emozionare, anche fino alle lacrime. Lo ha dimostrato al Festival di Sanremo del 1988 con Sarà per te, scritta da Riccardo Mariotto e magistralmente interpretata sul palco dell'Ariston. Giuliana De Sio ha ricordato la sua immensa emozione prima di cantare a Sanremo, la performance è da brividi.

Quelli belli come noi
Che Nuti fosse anche un grande cantautore lo dimostrano gli omaggi di Mina e altri grandi artisti italiani. Uno di questi è Roberto Vecchioni, che non necessita di presentazioni. Nel 1991 proprio il cantautore milanese incide con Nuti questo brano dolceamaro che, riascoltato oggi, fa scendere qualche lacrima. "Quelli brutti come voi non ci fregheranno mai".

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