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Scomparsa di Kata, ipotizzato il sequestro di persona: indaga anche la Dda

Sulla scomparsa della piccola Kataleya Mia Alvarez sta indagando anche la Direzione Distrettuale Antimafia poiché è ipotizzato il sequestro di persona a scopo di estorsione. Due i magistrati che coordinano le indagini dei carabinieri, il sostituto procuratore Giuseppe Ledda e la sostituta Christine von Borries la quale fa parte della Dda di Firenze. Proseguono senza sosta le ricerche della bambina di cinque anni, scomparsa dalle 13 di sabato 10 giugno.

L'avvocato: "La madre ha chiarito tutto"

"È un silenzio operoso quello degli inquirenti perché stanno valutando ogni ipotesi e valutano ogni segnalazione, altro da dire non c'è. La madre ha chiarito tutto quanto, ha riportato la sua versione dei fatti rispetto a ogni circostanza e gli inquirenti stanno valutando tutto ciò che è in loro possesso ad oggi". A dirlo è l'avvocato Daica Rometta dell'associazione Penelope, che ha accompagnato in procura la madre di Kataleya, detta Kata. L'avvocato ha parlato di fronte all'hotel Astor, nel quartiere di Novoli, dimora ad oggi occupata da alcune famiglie tra cui quella della piccola. Le indagini proseguono nella massima riservatezza, come ha aggiunto l'avvocato, affermando che la madre è stata sentita ripercorrendo la giornata di sabato, chiarendo ogni aspetto. In merito alle domande che chiedevano se ci fossero nomi iscritti al registro degli indagati il legale Rometta ha risposto che "non sappiamo nulla rispetto a questo" e che come Penelope, associazione che si occupa di persone scomparse, "siamo scesi in campo a sostegno di questa mamma che sta vivendo ore drammatiche" e per la quale "ci auguriamo tutti che arrivi una bella notizia".

Sarà chiuso il Piano provinciale per le persone scomparse

Terminata la riunione della Cabina di regia convocata per le 16,00 di oggi. Nell'occasione sono state analizzate le risultanze delle attività disposte nella giornata di ieri e svolte dai Vigili del Fuoco e dalle squadre dei volontari della protezione civile comunale e della città metropolitana. Al riguardo i Vigili del Fuoco hanno svolto attività di perlustrazione in prossimità del Torrente Mugnone, del fiume Arno e del Parco delle Cascine con sommozzatori, squadre SAPR (sistema aeromobile a pilotaggio remoto) e squadre di terra, anche con l’ausilio di unità cinofile. Importante anche il contributo dei 225 volontari della protezione civile che hanno orientato la loro attività in prossimità del luogo della scomparsa fino a Via Pistoiese. Attività di ricerca che hanno dato esito negativo. Alla luce di quanto emerso nel corso della riunione in merito alla prosecuzione delle ricerche nel contesto dell’attività di polizia giudiziaria, nelle prossime ore sarà chiuso il Piano provinciale per le persone scomparse.

La madre avrebbe ingerito candeggina

Nel pomeriggio di lunedì 12 giugno la mamma di Kata avrebbe avuto un malore. Anche lei avrebbe ingerito candeggina, come il consorte, che si trova a Sollicciano. La donna ha accusato un malore ed è stata portata con un'ambulanza al pronto soccorso dell'ospedale fiorentino di Careggi

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