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Il verde di Empoli fa risparmiare 53mila euro in riscaldamento e climatizzazione

Il verde pubblico di Empoli, parliamo di circa 6.670 alberi, portano un beneficio alla città di quasi 2mila kg di inquinanti rimossi ogni anno e 53.700 euro in risparmio energetico per il riscaldamento e il raffrescamento delle abitazioni della città.

E' quanto è emerso alla presentazione del Patto per il Verde, avvenuto in una conferenza stampa questa mattina alla presenza del sindaco di Empoli Brenda Barnini, dell'assessore all'Ambiente Massimo Marconcini e quello alle Manutenzioni Adolfo Bellucci, oltre ai dirigenti Roberta Scardigli per il settore Lavori Pubblici e Patrimonio e Alessandro Annunziati per il settore Politiche Territoriali, assieme alla responsabile dell'ufficio Ambiente del Comune di Empoli, Daniela Miccolis.

Il Patto per il Verde è già stato approvato in Consiglio comunale, con il voto favorevole di maggioranza e parte delle opposizioni (M5S, Buongiorno Empoli) e l'astensione dei gruppi di centrodestra. Un risultato che mostra come l'attenzione al verde, partendo dalle piantumazioni fino alla manutenzione dell'esistente, sia tema centrale di questi anni caratterizzati da fenomeni catastrofici legati al cambiamento climatico.

Tutto è partito da viale IV Novembre, dove l'abbattimento di alcuni tigli ha creato un movimento di opinione e un'autocritica dell'amministrazione comunale che ha portato a rivedere ampiamente il modello empolese. Adesso per ogni pianta è presente una sua scheda in un database digitale dove è possibile controllare i dettagli e le aziende di manutenzione possono aggiornare i cambiamenti anno per anno. "Vogliamo che Empoli sia un punto di riferimento quando si parla di pianificazione, progettazione e manutenzione del verde urbano, componenti che sono parte integrante dello stesso disegno di città", ha commentato Barnini.

Le linee guida sono elencate dal protocollo "Nature Based Solution“ (NBS o soluzioni basate sulla natura), ossia lasciando che interventi con nuove piantumazioni possano mitigare gli effetti antropizzanti delle città. Per esempio tetti e pareti verdi, orti e frutteti urbani e più in generale tutti quegli interventi che, facendo crescere il verde nei quartieri e sugli edifici, portano benefici ambientali e sociali nella comunità.

L'amministrazione si è avvalsa in questo percorso del supporto scientifico di PNAT, società spin off dell'Università di Firenze. Sono state quindi previste tre fasi, a ognuna delle quali corrisponde una pubblicazione. La prima ha portato alla redazione delle linee guida per l'attuazione delle 'soluzioni basate sulla natura', la seconda raccoglie le possibili applicazioni delle soluzioni basate sulla natura nel territorio di Empoli e la terza è dedicata all'analisi e alle quantificazioni dei benefici del verde pubblico presente e censito a oggi in città.

Attualmente sono attivi i progetti di riforestazione urbana al Terrafino, con i futuri alberi piantati in aree ad alta densità di cementificazione come la zona industriale a ovest della città (con benefici che si vedranno nei prossimi anni con la crescita adeguata delle piante) e il progetto Empoli Carbon Neutral con piante già cresciute piantumate nelle zone abitate.

Elia Billero

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