Cinque film per riscoprire Francesco Nuti
Francesco Nuti è stato uno degli attori, registi e sceneggiatori più importanti e apprezzati del panorama italiano. Soprattutto negli anni Ottanta era spesso campione d'incassi al botteghino. Nel giorno della sua scomparsa abbiamo scelto cinque film per riscoprirlo: probabilmente molte nuove generazioni non lo conoscono o lo conoscono poco, ecco perché vi diamo qualche consiglio per iniziare a apprezzarlo quanto merita. Certo, cinque film sono pochi, ma vedrete che una volta entrati nel mondo di Nuti è difficile uscirne.
Ad ovest di Paperino
Impossibile non partire dall'esordio cinematografico. Qui, assieme a Benvenuti e Cenci, mette sul grande schermo alcune delle trovate pazze e surreali dei Giancattivi. È una comicità non-sense che spesso diventa amara, in pieno stile toscano. Nuti è strabiliante così come Cenci e Benvenuti, oltre al solito Novello Novelli, il caratterista toscano per antonomasia.
Madonna che silenzio c'è stasera
L'esordio in solitaria, anche se con la regia di Maurizio Ponzi, è datato 1982 e ci porta in una Prato semi-surreale. Lo spaesato Francesco, interpretato ovviamente da Nuti, si muove tra una madre possessiva, il bar, lo spettro del telaio e dell'industria tessile (memorabile il personaggio del Magnifico). È qui che l'attore pratese interpreta il brano 'Puppe a pera', diventato un caposaldo.
Io, Chiara e lo Scuro
Una delle più grandi passioni di Francesco Nuti è il biliardo. Mentre in giro per gli Stati Uniti imperversa il cinema sul panno verde, in Italia ancora langue: ci pensa l'attore pratese, che chiama con sé Marcello Lotti (campione soprannominato lo Scuro) e una fantastica Giuliana De Sio. Una storia d'amore e di biliardo che fa piangere e ridere allo stesso tempo; apprezzabile anche il seguito 'Casablanca, Casablanca'.
Caruso Pascoski (di padre polacco)
"Dammi un bacino, su, dammi un bacino". Non esiste toscano o toscana che ha vissuto gli anni Ottanta e non ha visto questo film. Molti lo considerano il più divertente, altri il più famoso, di sicuro è qualcosa che non può mancare nella vostra cultura cinematografica. Ogni sequenza è esilarante, ogni scena memorabile. E poi lo sapete, no, che la mortadella è comunista?
Willy Signori e vengo da lontano
Sono tantissimi i film di Nuti da consigliare, praticamente tutti. Willy Signori è un capolavoro anche perché non è un film dove Nuti è il solo mattatore, ma riesce a far rendere al meglio anche i comprimari: dall'arcigna Anna Galiena a una malinconica Isabella Ferrari passando per il 'fratello' Alessandro Haber. Anche qui, come nei film in cui a curare la colonna sonora è il fratello Giovanni, le musiche sono incredibili.