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Un giardino a Firenze per Sergio Rusich, partigiano e profugo istriano

Firenze ha un giardino intitolato a Sergio Rusich. E' quello della scuola primaria Montagnola dove il docente, partigiano e profugo istriano, insegnò dal 1955.

La cerimonia ieri pomeriggio alla presenza, insieme ai figli Silva e Dario, dell'assessora alla toponomastica e alla cultura della memoria Maria Federica Giuliani, del presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni, del consigliere comunale Renzo Pampaloni e dell'Aned.

Nato a Pola, antifascista e membro delle brigate partigiane in Istria, Rusich fu deportato a Flossenburg e liberato dai russi il 9 maggio del 1945. Rientrato a Pola, fondò l’associazione partigiani italiani e, dopo il trattato di Parigi, scelse l’esodo. Arrivato a Firenze da profugo nel 1955 diventò insegnante della Montagnola.

"All' Isolotto tante generazioni ricordano e portano nel cuore il maestro elementare della Montagnola - ha sottolineato l'assessora Giuliani nel suo intervento - di lui ricordiamo la passione nel formare i giovani, a libertà e cultura. Come partigiano, deportato ed esule ha sempre sentito il dovere di testimoniare quello che aveva visto e vissuto, in nome dei compagni che dalla Resistenza e dai campi di sterminio non sono mai tornati ma anche l'orrore delle foibe".

"Questa intitolazione risponde alla richiesta del territorio, delle tante persone che hanno voluto bene a questo combattente, testimone prezioso che ha attraversato la storia - ha concluso l'assessora Giuliani - Dedicargli un giardino è una scelta anche simbolica: laddove i bambini crescono gioiosi, cresceranno i suoi preziosi semi, che saranno per sempre bellissimi fiori. La storia di Sergio Rusich ci serve a capire il passato e farne tesoro per il futuro".

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio stampa

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