Accoglienza migranti, Coeso: "Finalmente la verità, per anni appesi ad accuse prive di fondamento"
Abbiamo appreso con soddisfazione dell’assoluzione di Lorenzo Terzani e di Matteo Conti. Non abbiamo mai dubitato del loro corretto operato, della loro professionalità e umanità. Dopo 5 anni la verità è finalmente emersa con chiarezza.
Ma nessuna sentenza può risarcire le persone, le cooperative e il Consorzio che per 5 anni sono rimasti appesi ad accuse infamanti, di frode ed evasione, che con la sentenza di ieri il Tribunale ha ritenuto prive di fondamento. Co&So in questi anni è riuscito a rimanere in piedi grazie alla determinazione, alla fiducia e alla coesione del gruppo di lavoro e della propria base sociale, a cui va la nostra gratitudine per non aver mai ceduto alle tante difficoltà. Sono stati anni difficili ma le istituzioni, la comunità, i partner dei nostri progetti, chi conosceva il consorzio, le sue cooperative e la nostra modalità di lavorare non ha mai fatto mancare sostegno, solidarietà e fiducia alle persone e alla nostra rete. La perfetta sintesi del momento che ci siamo trovati ad affrontare negli anni oggetto dell'inchiesta è contenuta nelle parole dell’allora Vice Prefetto Antonio Lucio Garufi, che testimoniò in aula al processo sulla gestione dei centri per migranti in provincia di Firenze: “Tra il 2014 ed il 2015 bisognava fronteggiare l’emergenza migranti e la Prefettura di Firenze doveva dare ricovero ad un sempre più crescente numero di persone che arrivavano in Toscana”.
Vogliamo ricordare in questa occasione che, oltre alle conseguenze per le persone, si sono registrate importanti conseguenze anche per le nostre organizzazioni, in particolare per la cooperativa il Cenacolo che, a causa dell’inchiesta, è stata costretta a cessare la propria attività. Soltanto grazie alla rete consortile di Co&So, siamo riusciti a salvaguardare non solo l’occupazione ma anche il talento di tante persone maturato negli anni all’interno di quella cooperativa. Un ringraziamento speciale a Massimo Giussani e Angela Nencini per aver preso le redini della cooperativa Il Cenacolo nella fase dell’emergenza, e a Moreno Sepiacci, che sostituì Lorenzo Terzani alla presidenza di Co&So, gli avvocati Gaetano Viciconte, Duccio Baglini e Mario Taddeucci Sassolini.
Nel rammarico per le conseguenze di questa vicenda, siamo orgogliosi di aver affrontato questa tempesta con le virtù dell'economia cooperativa: è stata scritta una bella pagina di cooperazione tra persone e tra organizzazioni.Fonte: Co&So Ufficio Stampa