Presentazione del libro del superstite Loris Navari al Palazzo della Cultura di Cardoso
Da giovanissimo Loris Navari, dopo la strage di Sant’Anna di Stazzema in cui sopravvisse a sette anni ma perse il padre che fu fucilato, la matrigna, i cugini, gli zii e le zie, andò in Svizzera per non fare mai più ritorno in Versilia. In questo luogo, che gli aveva strappato tutti gli affetti, decise però di tornarci senza farlo sapere a nessuno per il 50esimo anniversario. E poi lo fece ancora per il 70esimo, quando per la prima volta in assoluto decise di parlare e rendere pubblicamente la propria testimonianza di superstite dopo anni di silenzio, anche con la sua famiglia che era ignara del suo passato. Oggi quella testimonianza è contenuta in un libro, “L’ultima luce. Vidi una cosa orrenda”, edito nel 2022 da Fontana edizioni, che Loris Navari presenterà per la prima volta in Italia, a Stazzema, venerdì 9 giugno alle ore 18 al Palazzo della Cultura a Cardoso.
Presenti all’incontro ci saranno Serena Vincenti, Assessore alla cultura del Comune di Stazzema, e un rappresentante dell’Associazione martiri di Sant’Anna di Stazzema. L’autore e superstite dialogherà, raccontando i contenuti del libro, con il professore Gianluca Fulvetti coordinatore del dipartimento Civiltà e forme del sapere dell’Università di Pisa e membro del comitato scientifico dell’Istituzione Parco nazionale della Pace di Sant’Anna.
«Siamo onorati e orgogliosi di accoglierlo – ha spiegato l’assessore alla cultura Serena Vincenti – e di ascoltare questa sua una nuova testimonianza di quello che è accaduto a Sant’Anna quel tragico giorno. Era uno di quei bambini scampati alla furia nazifascista. Mi ricorda, per certi aspetti, Enrico Pieri perché anche lui andò in Svizzera ed era tornato solo dopo tanto tempo a Sant’Anna».
Il testo, oltre a narrare i fatti del 12 agosto 1944 come lui li ricorda e li ha vissuti a sette anni di età, ripercorre le sue vicende personali (dopo la strage) vissute con il peso di questo ricordo. Una biografia - Loris Navari è stato vicedirettore di una scuola media - piuttosto tormentata, delle sue aspirazioni, gli impegni e i progetti, messi in atto per superare quella tremenda tragedia.
Fonte: Ufficio Stampa