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Galleria dell’Accademia, acquistato un busto in marmo raffigurante Napoleone di Lorenzo Bartolini

“La scelta di quest’opera è un mio regalo personale a Lorenzo Bartolini - commenta Cecilie Hollberg, direttore della Galleria dell’Accademia di Firenze - che è stato, durante tutta la sua carriera, un fan entusiasta di Napoleone, del quale, per altro, non avevamo nessun ritratto. La nostra Gipsoteca conserva numerosi busti in gesso dei familiari di Napoleone ma non uno che lo rappresenti. Questa effigie che lo vede raffigurato senza le insegne imperiali, reso nella sua individualità, viene a colmare finalmente questa mancanza.”

L’opera è stata individuata presso l’antiquario milanese Carlo Orsi, in occasione della XXXII Biennale dell’Antiquariato, tenutasi a Firenze lo scorso settembre.

Lorenzo Bartolini eseguì numerosi ritratti di Napoleone. Con il trasferimento, nel 1808, all’Accademia di Belle Arti di Carrara, ebbe l’incarico di “direttore della banca Elisiana per la parte della statuaria” e si occupò, appunto, della riproduzione in serie dei busti di Napoleone, ispirandosi al prototipo di quello colossale in bronzo, realizzato, nel 1805, per l’ingresso del Museé Napoléon, com’era denominato all’epoca il Louvre. Con la Restaurazione, l’artista continuò nella riproduzione dell’effigie dell’imperatore su richiesta di committenti nostalgici e privati ammiratori. Questo busto, firmato sul lato destro L. Bartolini, corrisponde a questo periodo: è, infatti, molto diverso dai grandi busti ufficiali, dove Napoleone veniva presentato con attributi eroici, coronato di alloro, con chiari riferimenti alle sculture antiche. In questo caso è spoglio di ogni elemento celebrativo, distante dalle tradizionali idealizzazioni, mostra l’attenzione che l’artista poneva in quegli anni al dato naturale per catturare i tratti del volto attraverso una modulazione raffinata, restituendo alla figura di Napoleone uno sguardo malinconico e meditabondo.

L’unico altro busto in marmo di Bartolini, presente nel museo, è quello ritraente Giovanni Battista Niccolini, donato nel 2017 dall’Associazione degli Amici della Galleria dell’Accademia.

L’acquisto dell’opera segue le direttive del MiC - Ministero della Cultura riguardo alle politiche di acquisizione finalizzate alla valorizzazione del nostro patrimonio.

 

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