Docente-tutor nelle scuole, il no di 39 docenti del liceo Il Pontormo di Empoli
Riceviamo e pubblichiamo il documento firmato da 39 docenti del liceo "Il Pontormo" di Empoli, mittenti della stessa comunicazione, contro l'istituzione nel prossimo anno scolastico, della figura del docente-tutor.
Al pari di numerose altre scuole sul territorio nazionale, anche 39 docenti dell’Istituto di Istruzione Secondaria “Il Pontormo” di Empoli si uniscono al coro delle critiche sul dispositivo di legge previsto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito che, per il prossimo anno scolastico, istituisce nella Scuola Secondaria di Secondo grado la figura del docente Tutor. Fanno propria e ricondividono la mozione di sfiducia votata dal Collegio docenti del Liceo Curiel di Padova in data 18 maggio scorso.
In considerazione del D.M.328 del 22/12/2022, del DM 63 del 5/4/2023 e della circolare n.958 del 5 aprile 2023, che prevedono che le scuole superiori di secondo grado, a partire dall’a.s.2023/2024, avviino attività di orientamento in forma di moduli di 30 ore l’anno in orario curricolare e istituiscono la figura di docenti tutor dell’orientamento, il Collegio dei docenti del Liceo Eugenio Curiel di Padova, riunitosi in data 18 maggio 2023, esprime le seguenti osservazioni:
- L’attenzione all’orientamento è di fondamentale importanza nel percorso di crescita dei ragazzi e delle ragazze, che sempre più evidenziano situazioni di incertezza, fragilità, difficoltà a compiere scelte per il proprio futuro.
- La quotidiana attività didattica dei docenti è già attività che contribuisce all’orientamento, perché fondata sulla conoscenza di sé e delle proprie attitudini, sulla valorizzazione delle potenzialità e dei talenti di ciascuno studente, sulla consapevolezza dei propri punti di criticità e del percorso da compiere per raggiungere i propri obiettivi. Lo studio delle diverse discipline è orientante, perché si rivolge alla persona nella sua globalità, forma lo spirito critico, educa alla bellezza e alla ricerca di senso.
- Nel corso degli ultimi anni, le scuole italiane stanno assistendo e subendo un processo di inarrestabile corrosione del tempo dedicato alla didattica disciplinare, a seguito dell’introduzione di sempre nuove attività e proposte in orario curricolare, come l’insegnamento dell’educazione civica, i percorsi di PCTO, ecc. Le attività di orientamento, previste dal D.M. 328, articolate in moduli formativi di 30 ore curricolari per le classi terze, quarte, quinte, da svolgersi lungo il corso dell’anno, si inseriscono in questo processo, riducendo e impoverendo ancora di più lo spazio di insegnamento e di apprendimento delle discipline, in contrasto con le necessità formative degli studenti, che chiedono sempre più investimento verso l’acquisizione di conoscenze e competenze in ambito linguistico, scientifico, storico-filosofico, artistico, motorio. In particolare, per gli studenti liceali, che al 90% proseguono i loro studi all’Università, tale continua riduzione del monte ore delle discipline si traduce nel rischio di una preparazione carente in vista dei successivi percorsi, e in un tradimento delle conoscenze e delle competenze attese, indicate nei profili in uscita.
- La figura di tutor dell’orientamento, che dovrebbe seguire gruppi di studenti, dai 30 ai 50, in un tempo extra, rispetto a quello delle lezioni, suscita sconcerto per i seguenti motivi:
- tale figura svilisce l’idea di orientamento e depotenzia il ruolo del docente. Non più insegnante, cioè persona che lascia un segno nello studente attraverso la propria disciplina, che appassiona ai saperi, ma tutor, orientatore, certificatore di competenze, coach, valorizzatore, consigliere delle famiglie, ecc.;
- il dover seguire gruppi così numerosi di studenti, in un tempo al di fuori delle lezioni, sottrae sempre più spazio ai docenti per lo studio, la ricerca didattica, la preparazione delle lezioni, la correzione delle verifiche;
- negli ultimi anni all’interno dei consigli di classe si sono moltiplicate le figure di coordinamento: coordinatore di classe, referente del PCTO, responsabile dell’educazione civica, ecc. Inserire nuove figure carica i docenti di sempre nuovi impegni, frammenta i consigli di classe, dis - orienta gli studenti;
- non è possibile diventare figure esperte con un corso online di 20 ore su contenuti generici. Tale proposta è offensiva verso ogni figura di professionista serio, che compie un percorso di anni di studio per prepararsi a svolgere la propria professione;
- il compenso previsto per i docenti tutor è irrisorio, riducendosi a 6-7 euro all’ora, fatto che svaluta ancora di più il riconoscimento della professionalità dei docenti stessi.
Manifestano, pertanto, pieno sostegno nei confronti della mozione approvata dal Collegio dei Docenti del liceo "E. Curiel" di Padova, la adottano e fanno propria la medesima dichiarazione d'indisponibilità a ricoprire il ruolo di docente tutor.
Fonte: I 39 docenti firmatari del liceo "Il Pontormo" di Empoli