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Multiutility, dalla Corte dei Conti alla quotazione in borsa: le risposte dei sindaci

La conferenza stampa di oggi sui patti parasociali ha dato modo di approfondire anche alcune questioni legate alla multiutility.

La prima di tutte la pronuncia della Corte dei Conti richiesta e ottenuta dal Comune di Vinci. Il sindaco Giuseppe Torchia precisa che, per la legge Madia, "eravamo obbligati a chiedere un parere che ha detto che una sub-holding non era il percorso giusto per aggregare i Comuni, ha dipendenti al di sopra del numero dell'amministratore unico, ma anzi la Corte ha suggerito l'esistenza dei patti parasociali per fare squadra".

Anche il sindaco di Capraia e Limite Alessandro Giunti, avvocato, ha precisato che "la Corte dei Conti si era già espressa una prima volta alla costituzione di una multiutility, non rilevando difficoltà".

Poi si è tornati a parlare della quotazione in Borsa della multiutility, percorso che sarebbe stato bocciato dal nuovo segretario Pd regionale Emiliano Fossi.

Brenda Barnini, sindaco di Empoli, ha affermato: "Il percorso ha una concezione amministrativa e un impianto societario che ha nello scenario della quotazione in borsa uno sbocco coerente. È ragionevole pensare che dal momento che questa decisione necessiterà di ulteriori passaggi in consigli comunali, prima ci sarà modo di fare discussione in sedi di carattere politico. Ognuno rappresenterà le proprie opinioni e quelle saranno supportate da convinzioni. La quotazione è un'opinione corroborata non da una scelta a priori, ma supportata da una valutazione, uno dei motivi è perché può determinare una struttura capace di programmare investimenti".

Infine sul percorso che debba o meno inglobare anche altre province oltre a Firenze, Prato e Pistoia, la replica di Barnini è nella storia delle multiutility esistenti: "In Emilia Romagna non esiste una unica realtà regionale. La storia degli altri soggetti smentisce che ci debba essere gestore unico della regione, da noi ci sono delle dinamiche toscane come sempre. Dobbiamo fare una discussione meno ideologica e paradigmatica di ciò che siamo e più concreta di cosa vogliamo fare dei servizi pubblici, altrimenti sarà una polemica su polemica. Tornare alla municipalizzata non esiste, a livello di legge e di investimenti".

Chiosa così la sindaca di Cerreto Guidi Simona Rossetti: "Solo la multiutility può dare risposte ai cittadini. Ci arrabbiamo come tutti per i tubi rotti, dobbiamo dirci dove va a finire la discussione, a livello ambientale ed economico. Tra le risposte c'è anche la soluzione in borsa, se c'è un pubblico che la controlla"

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