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Ponte Capraia e Limite-Montelupo, si procede con gli espropri. Poi il progetto esecutivo

Sono iniziati gli espropri per la realizzazione del nuovo ponte sull'Arno che collegherà Capraia e Limite e Montelupo Fiorentino. A certificarlo è un documento dell'Anas con cui si avvia la ricognizione dei terreni da espropriare per permettere l'installazione del ponte e i relativi lavori di costruzione.

Il progetto definitivo, che prevede la creazione di un collegamento tra la SS 67 'Tosco Romagnola' e la SP 106 nei comuni di Capraia e Limite, Montelupo Fiorentino ed Empoli, è stato approvato il 23 dicembre del 2020. Nel settembre del 2020 è iniziato il percorso di esproprio con l'individuazione delle aree e dei proprietari, e lo scorso 31 marzo l'Anas, titolare del progetto, ha avviato l'ultima fase con l'indicazione di maggiori aree da espropriare.

Il documento è necessario per mettere in condizione i proprietari, che in base ai registri catastali risultano intestatari dei beni immobili di cui si prevede l’espropriazione, di formulare entro 30 giorni dalla pubblicazione eventuali osservazioni prima che venga approvato il progetto definitivo e dichiarata la Pubblica Utilità dell’opera. Nello specifico l'ente vuole accertare che i proprietari siano effettivamente quelli registrati al catasto.

Il progetto per il nuovo ponte, insomma, prende sempre più vita ed è nelle sue fasi attuative. Una volta approvata la fase di esproprio, si avvierà infatti la fase attuativa del 'progetto esecutivo' dell'opera.

È stato quindi pubblicato anche sull'albo pretorio dei tre comuni la lista degli espropri. Ad oggi figurano nella lista una cinquantina di proprietari, sia società private che singole persone, provenienti per la maggior parte dai tre comuni coinvolti, ma spesso anche dalla provincia fiorentina. Alcuni appezzamenti sono suddivisi in microparticelle affidate a 12 proprietà.

Nell'elenco delle persone da espropriare ci sono anche soggetti che vengono da altre province o da fuori regione, e alcuni di questi sono nati all'estero, tra cui USA, Portogallo e Libano. Figurano anche importanti imprese e imprenditori del territorio, come il magnate della sanità americana George Rapier III, proprietario della tenuta di Villa Bibbiani a Capraia e Limite.

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