Cinque amici da San Miniato a Faenza per spalare il fango: "Ti rendi conto dei veri problemi"
La testimonianza dei nonni in merito agli Angeli del Fango di Firenze, i giovani che vennero da tutta Italia per spalare il fango durante l'alluvione di Firenze del 1966, si è tramandata anche ai nipoti. E molti da tante parti della nostra regione hanno voluto dare una mano per l'Emilia Romagna ancora sconvolta dalla tremenda alluvione.
E' il caso di 5 amici di San Miniato, che hanno dedicato una domenica libera per aiutare a spalare fango a Faenza. Gianni Benvenuti ci racconta l'esperienza, a nome degli altri compagni di avventura Niccolò Tanzini, Rocco Torre, Alessio Falaschi e Dario Chesi. Anche come consiglio per chi volesse darsi da fare attivamente ma non sa da che parte cominciare.
"Volevamo fare qualcosa di concreto, per cui ci siamo iscritti al sito Sos Volontari. La domenica alle 5 del mattino siamo partiti e alle 8 circa eravamo lì. Mentre eravamo in fila per l'assegnazione del lavoro dei ragazzi ci hanno chiesto una mano e ci siamo attivati subito. Abbiamo svuotato due cantine, le strade ora sono pulite ma ci sono ancora stanze allagate".
I 5 si trovavano a Faenza e si sono divisi tra mattina e pomeriggio in due zone dove il Lamone ha 'strappato' l'argine. Non erano da soli. Anche le aziende per cui lavorano hanno dato un contributo, acquistando vanghe e carrelli per spalare: "Ci teniamo a ringraziare le concerie Nuova Antilope e White Line, la Ferramenta Pontaegolese e Eit Irrigazione e giochi d'acqua".
Una giornata di duro lavoro, che ha dato un senso di soddisfazione per aver fatto qualcosa di buono, anche se ovviamente per quelle terre non è ancora finita l'emergenza. "Stiamo valutando se ritornare già questo fine settimana, la questione è come portare le attrezzature di cui hanno davvero bisogno, serve un'auto capiente",
Consiglieresti questa esperienza? "Assolutamente, ti rendi davvero conto di quali siano i problemi".
Elia Billero