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Al Comitato delle Regioni Mazzeo chiede risorse per l'emergenza climatica

“Serve la solidarietà di tutta l'Europa per uscire dall'emergenza e ricominciare a ricostruire. Servono ristori economici per le famiglie e le imprese e sarà fondamentale la possibilità di accedere al Fondo di solidarietà dell'Unione europea per superare l'emergenza. Poi tutti insieme, dovremo lavorare a un patto europeo per il clima e a un piano di prevenzione per la messa in sicurezza del territorio italiano ed europeo”. Con queste parole, il presidente del Consiglio regionale della Toscana si è rivolto al commissario europeo per la gestione delle crisi, lo sloveno, Janez Lenarčič, alla 155esima sessione plenaria del Comitato europeo delle Regioni, che si è tenuta a Bruxelles, ieri mercoledì 24 maggio. Mazzeo è intervenuto come delegato della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome. Due le proposte avanzate dal presidente Mazzeo. “Dovremmo usare anche i fondi delle opere irrealizzabili del Pnrr. Il Governo italiano chieda alle istituzioni europee di poter utilizzare queste risorse subito, destinandole a tutti i progetti già cantierabili, e ce ne sono tanti, per il contrasto al dissesto idrogeologico, facendo prevenzione e invertendo il paradigma dell'urgenza. Sono sicuro che l'Europa ci sarà vicina anche nella ricostruzione”.

“Le immagini che arrivano dell’Emilia Romagna hanno colpito tutti noi – ha detto ancora Mazzeo rivolto al commissario europeo, al presidente e all’assemblea –. Quelle tremende immagini hanno un colpevole: il cambiamento climatico. In Romagna in 36 ore è caduta l’acqua che di solito cade in 6 mesi. Oggi contiamo 15 morti, 20mila sfollati, 6miliardi di danni. E purtroppo è un bilancio provvisorio”. E l’evento atmosferico ha interessato anche parte della Toscana: “Nella mia Toscana, nel Mugello, abbiamo avuto in piccolo degli effetti di questo evento catastrofico, con oltre 200 frane e alcune comunità isolate”.

Il presidente del Consiglio regionale ha voluto “ringraziare in quest’aula tutti i volontari e la protezione civile italiana che ancora stanno spalando il fango e assistendo i 20mila sfollati. Prevenzione deve diventare la parola d’ordine delle nostre politiche di difesa del territorio.

Serve un ‘Piano europeo’ per mettere in sicurezza il nostro territorio: regolare le vie d’acqua,  rendere resilienti le nostre infrastrutture, proteggere i nostri Comuni. Ed i nostri cittadini.

Attualmente la politica regionale di coesione, su 7 anni, destina il 30 per cento dei suoi fondi (circa 120miliardi di euro) alle azioni di riduzione delle emissioni, ma solo il 3 per cento (12miliardi) agli investimenti per adattarci al cambiamento climatico. Dobbiamo aumentare gli investimenti su questo, per proteggere le nostre comunità. Per diventare più resilienti”.

Mazzeo ha rivolto inoltre un ringraziamento particolare alla “commissaria Helena Dalli, per il lavoro che sta facendo sull'inclusione e per aver dedicato il mese di maggio come mese europeo della diversità e dell'inclusione sul posto di lavoro. Abbiamo ancora tante battaglie da vincere, penso alla parità salariale, ma c'è un principio su cui non possiamo transigere, ed è quello dell'articolo 3 della nostra Costituzione: tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. L'impegno delle istituzioni è renderlo effettivo tutti i giorni, in ogni paese d'Europa”.

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