"San Donato abbandonata a se stessa", Italia Viva attacca sul dissesto idrogeologico
Italia Viva - Terzo Polo di San Miniato e del Comprensorio del Cuoio ribadisce nel chiedere in tutte le sedi e ad ogni istituzione coinvolta, di investire e tornare ad investire nella prevenzione del dissesto idrogeologico del territorio.
Ad ogni drammatico evento che capita nel nostro Paese, come l'ultimo che ha colpito duramente i territori e le popolazioni della Romagna, anche nella nostra zona, i nostri concittadini tornano ad alzare il dibattito e a richiedere le attenzioni delle istituzioni per la salvaguardia dell'Arno, degli argini e delle zone limitrofe da eventuali catastrofi.
Negli ultimi anni siamo già stati fortunati a non essere finiti sott'acqua già in altre occasioni.
A livello nazionale come movimento politico siamo impegnati nel chiedere al Governo di riaprire l'unità di missione Italia Sicura, con la quale all'epoca si era aperta la strada della prevenzione, nel consentire quindi di spendere soldi che già sono stati stanziati per realizzare tutte quelle iniziative volte a salvaguardare la sicurezza idrogeologica del nostro territorio.
Soltanto la prevenzione permette di non arrivare al disastro.
San Donato, è il nostro esempio locale delle cose fatte male all'italiana.
Soldi già stanziati, lavori ancora da completare, tempistiche allucinanti che si sono protratte per anni.
Se le istituzioni abbandonano i cittadini di San Donato, certamente non lo farà Italia Viva, che continuerà attraverso i propri rappresentanti, a smuovere tutto il necessario affinché i nostri abitanti si sentano doverosamente al sicuro e tutelati.
Il recupero dell'erosione spondale ed il conseguente consolidamento dell'argine è e deve essere una priorità, prima che si arrivi, il fato non voglia, ad un eventuale frana.
Accogliamo e quindi facciamo nostre le preoccupazioni espresse anche da esponenti istituzionali di altri Comuni del Comprensorio impegnare i Sindaci e le giunte a sollecitare la Regione Toscana, il Consorzio 4 Basso Valdarno e tutti gli altri organi ed enti competenti a fare tutto il necessario per mettere in sicurezza gli argini dell’Arno “attraverso la totale pulizia delle arginature e la completa rimozione dell’isola di sabbia presente nel centro del fiume in modo da garantire, così, il regolare deflusso delle acque, specialmente nei giorni di piena, nel tratto del territorio comunale”.
Chiediamo ai nostri enti locali i perché dei ritardi e delle mancanze avute finore, e di ottenere le necessarie garanzie affinché gli organismi superiori si attivino nel recuperare lavori di manutenzione e gli accorgimenti necessari.
Chiariamo inoltre la nostra posizione su Sviluppo Urbano e Difesa del Suolo. Non siamo per il blocco totale dello sviluppo edilizio, ma ciò non può prescindere dall'avere prima un terreno sicuro su cui costruire.
Coordinamento Italia Viva San Miniato