Stato di emergenza regionale per l'Alto Mugello, 180 frane in due giorni
"Oggi dichiariamo lo stato di emergenza regionale: il ministro Musumeci mi ha dato la disponibilità a esaminare tutti gli atti affinché martedì in Cdm anche questi comuni della Romagna toscana possano avere il giusto sostegno dello Stato per il ripristino della situazione emergenziale”. Lo ha detto il presidente Eugenio Giani che stamani insieme all’assessora alla protezione civile Monia Monni ha fatto il punto sul maltempo annunciando anche che nel pomeriggio sarà a Firenzuola, uno dei comuni colpiti nell’area insieme a Marradi, Palazzuolo sul Senio e San Godenzo "che -ha spiegato ancora Giani insieme all’assessora Monni-hanno avuto danni territoriali ingenti. Ha retto l'irreggimentazione delle acque e non abbiamo avuto esondazioni, anche perché siamo nella parte alta della montagna, una montagna- ha aggiunto Giani- che però sta subendo delle modifiche morfologiche profonde dovute allo stravolgimento delle condizioni climatiche”.
Monni ha aggiunto che, parallelamente, "si stanno attivano le procedure per lo stato di emergenza nazionale", quello che dovrebbe essere dichiarato martedì in uno specifico Dpcm sull'Emilia-Romagna in cui potrebbero rientrare anche i comuni (Firenzuola, Palazzuolo sul Senio e Marradi ) interessati da 180 frane in due giorni, come sottolineato dal presidente Giani “La situazione in Alto Mugello rimane critica – ha spiegato l’assessora Monni-; le previsioni meteo per oggi e domani non ci aiutano; non sono previste piogge intense ma si innestano in una situazione complicata con 500 persone ancora isolate”. Monni parla di stima ingente dei danni: “Soltanto per le strade provinciali si parla di decine di milioni, il numero di frane è ingente e ancora dobbiamo valutare i danni alle strade comunali. Per la stima complessiva stiamo facendo una ricognizione complessiva insieme alla Città metropolitana e all’università di Firenze”
Monni ha voluto ringraziare tutto il sistema regionale di protezione civile impegnato in Emilia a Romagna. “A Conselice – ha detto l’assessora-, da oggi, e finché sarà necessario invieremo almeno 50 volontari ogni giorno per dare il nostro contributo a questa situazione davvero drammatica” E a chi tenta di fare polemica e addita gli ambientalisti del no l’assessora Monni risponde invitando tutti a “mettersi al lavoro e pensare a risposte che siano integrate, che aumentino la resilienza dei territori e combattano i cambiamenti climatici”. Ho letto qualche dichiarazione che mi ha lasciata perplessa. Si sta parlando di una Regione come l'Emilia Romagna che nel corso degli anni ha fatto cose straordinarie in tema di sicurezza idraulica e difesa del suolo. Non si sta parlando di una Regione inadempiente- ha aggiunto-, ma di una Regione virtuosa. Purtroppo i cambiamenti climatici hanno colpito in maniera durissima, la pioggia che è caduta in pochi giorni è stata quella che di solito cade in una stagione aggravando una condizione di siccità che si protraeva da lungo tempo. La situazione che viviamo è eccezionale e ha bisogno di risposte eccezionali. Ogni anno – ha ricordato poi l’assessora investiamo soltanto in manutenzione 100milioni di euro, abbiamo 600milioni di opere in corso e in fase progettuale avanzata. Investiamo molto in difesa del suolo. Il rischio zero non esiste ed è giusto informare i cittadini perché il rischio residuo esiste e va gestito attraverso i piani di protezione civile, l’informazione, la consapevolezza dei cittadini che devono sapere dove sono e a che rischi sono esposti, come comportarsi nelle situazioni meteo estreme che saranno sempre di più. Al di là dell’impegno , se non si mettono in campo tutte quelle misure che insieme concorrono alla mitigazione del rischio, io credo che si faccia inutile polemica”.