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Ballottaggio in Toscana, a Campi sfida a sinistra Fabbri-Tagliaferri

Leonardo Fabbri e Andrea Tagliaferri

Un pronostico che in anticipo sarebbe stato dato vincente con una probabilità molto bassa, quello sul ballottaggio a Campi Bisenzio. Ma l'incognita di un ritorno al voto era non sul 'se' ma sul 'con chi', come aveva pronosticato Dario Baldi in un'intervista su queste pagine svariate settimane fa.

E' accaduto che tra i due litiganti (Antonio Montelatici per FdI e Paolo Gandola per Lega e Forza Italia) ha goduto il terzo, che ha un nome e un cognome diversi da questi due: si tratta di Andrea Tagliaferri, candidato supportato da sinistra e M5S. E con una percentuale mica da ridere.

Se il candidato 'dell'establishment' Leonardo Fabbri, espressione della continuità di governo rispetto al predecessore poi dimessosi Emiliano Fossi del Pd, ha superato il 30% (30,31% precisamente con 4.840 preferenze), Tagliaferri ha messo la freccia e sorpassato di quanto bastava i due candidati di destra con il 21,3% e 3.401 voti.

Due candidati non così lontani anche nel nome (chi è un fabbro se non una persona che nella sua professione 'taglia' anche i ferri?) ma che sui temi principali (aeroporto, inceneritore, cura delle frazioni) potrebbero convincere o meno gli elettori tra due settimane.

Un tesoretto, quello della destra, che va in fumo considerato i 3.094 voti dell'ex consigliere provinciale Gandola e i 2.594 voti di Montelatici, una cifra che sommata insieme avrebbe dato una vittoria agile e poltrone da spartirsi tra partiti di centrodestra e liste civiche di supporto.

E invece liste come quella Si PARCO NO aeroporto inceneritore ottiene il sesto miglior risultato, meno di Forza Italia certo ma più della Lega. Tiene il Pd, ancora primo partito più votato con il 20,52%, FdI risulta inseguitore con il 13,39%, le civiche pro-candidato come quella per Fabbri (8,91%), Gandola e Nucciotti (entrambe all'8,5%) sono importanti segnali di sostegno e daranno vita a un Consiglio comunale variegato.

Ma a Campi come a Sesto quasi 10 anni fa, la sfida è a sinistra, come non se ne vedeva appunto da tempo. Vedremo se il pacato Fabbri riuscirà ad avere la meglio o se la rivoluzione colorata di Tagliaferri travolgerà la terra di Campi.

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