gonews.it

Lettera aperta di Marco Lenzoni a Conte: "Contestazione legittima"

conte aggredito

Giuseppe Conte

Questa la lettera scritta a Giuseppe Conte da Marco Lenzoni, candidato a sindaco di Massa per la lista Massa insorge, scritta dopo che manifestante a Massa aveva colpito al volto l'ex presidente del Consiglio, leader del Movimento 5 Stelle.

Buongiorno signor Conte,

come già saprà, è la lista per la quale si è candidato il presidente di Rivoluzione Allegra, lo scrittore ed editore Giulio Milani, l'autore del famoso gesto dello "schiaffo pedagogico" nei suoi confronti - come lui stesso lo ha definito. Sgomberiamo subito, signor Conte, il campo da ogni dubbio, le parlo di questa questione partendo dal fermo presupposto che questo schiaffo, o schiaffo pedagogico o come lo vogliamo chiamare, non è stato dato con l'intento di ferirla - e questo lo può onestamente riconoscere anche lei. Il gesto dello schiaffo non era per i militanti del M5S di oggi, né per la Daniela Bennati candidata a sindaca di Massa del M5S, ma per lei, per il presidente del consiglio di ieri.

Partendo da questi presupposti non ho preso le distanze dal gesto di Giulio Milani, anzi ho detto che è legittimo contestare con gesti irriverenti e plateali i rappresentanti di quei partiti che hanno partecipato ai governi delle larghe intese. Mi creda, con gli altri non siamo così rispettosi ed educati come con lei: non ci creda così stolti da non vedere le differenze tra lei e Crosetto. Quello che noi le contestiamo è che nella pratica questa differenza non emerge spesso, anzi troppo frequentemente non esiste, le si contesta di fare sostanzialmente nella pratica le stesse cose: è inutile accusare Crosetto e dargli del guerrafondaio se poi è stato lei a dare qualche anno fa 7 miliardi di euro in più alla NATO.

Dopo questo preambolo arrivo al motivo che mi ha fatto prendere la decisione di scriverle.

Dopo il gesto di Milani lei ha risposto che chi la contesta è "il solito no vax che se fosse per lui l'Italia oggi sarebbe un cumulo di macerie". Per rispondere a questa sua affermazione mi prendo la briga di scriverle, magari troverà cinque minuti per leggere la mia lettera e magari altri cinque per rispondermi pubblicamente.

Vede, caro signor Conte, io sono un infermiere e da trent'anni lavoro per il servizio sanitario pubblico, sono nipote e figlio di infermieri, mi sono sottoposto volontariamente a "vaccinazione" (tra virgolette perché il prodotto Pfizer non è un vaccino), quando ancora non era entrata in vigore l'obbligatorietà per gli operatori sanitari, pensi mi schifava chi saltava la fila per fare il "vaccino" con scuse e con l'uso di "amicizie", quindi non tiri fuori con me la tarantella del "solito no vax che se fosse per lui l'Italia sarebbe in macerie".

Nei fatti, caro signor Conte, io ero tutto bardato a curare la gente, mi sono ritrovato a marzo 2020 a lavorare con le bare impilate davanti alla medicheria perché pure i becchini erano scappati. Lasciamo stare la mancanza di mezzi e personale nella quale ci siamo ritrovati a lavorare noi operatori sanitari, era lei il presidente del consiglio, era suo il ministro della sanità, una crisi affrontata con un "copia e incolla" fittizio di un fantastico piano di emergenza pandemico che esisteva solo sulla carta.

Come RLS e delegato sindacale sono stato sbattuto pure in consiglio di disciplina dalla mia azienda per le mie denunce pubbliche sulla stampa, anche l'allora consigliere Andrea Quartini del M5S (oggi senatore) sul mio caso e su quello di altri miei colleghi fece diverse interrogazioni in consiglio regionale, altre in parlamento sempre da rappresentanti del M5S.

Insomma è proprio per gli operatori sanitari come me e per tutti i lavoratori, anche quelli che oggi la contestano, che l'Italia è andata avanti nonostante stia assomigliando sempre di più a un cumulo di macerie e non è stato Giulio Milani né Putin. Io caro signor Conte le vorrei ricordare che se l'Italia e Massa sono in questo stato la colpa è anche sua e di tutti quelli con cui lei ha governato e con cui continua ad allearsi in Lombardia, il PD, per poi presentarsi come loro oppositore a Massa. Come ha potuto votare per l'entrata in guerra contro la Russia? Come ha potuto destinare miliardi e miliardi in più alla NATO togliendoli alla sanità? Come ha potuto lasciare noi operatori sanitari nelle condizioni lavorative da cani in cui stiamo lavorando?

Se vuole l'accompagno nei reparti, dove il personale è ridotto all'osso, dove il 35% dei miei colleghi è affetto da invalidità perché la media dell'età è sopra i 50 anni, pensi che a Massa Carrara la Asl ha affidato l'appalto del servizio trasporto pazienti interno prima gestito da OSS a una cooperativa di trasporti esterni su gomma, le OSS sono state declassate a "facchine" i malati a "valige", i contratti con cui lavorano sono un misto fra precarietà e umiliazione; come RLS e delegato sindacale USB ho fatto esposti, a riguardo, che sono caduti nel nulla; un suo intervento, magari, avrebbe diverso effetto verso la Procura.

Questa è la sanità oggi. Lei doveva e aveva promesso un cambiamento, ma ci ha lasciato un grave e ulteriore peggioramento del sistema sanitario nazionale. Addirittura forse lei non lo sa, visto che a Massa ha parlato di altre cose, ma da noi mancano addirittura i medici di base.
Lei ha un medico di base? Da noi abbiamo malati, anziani e disabili che non hanno un medico o che passano di mese in mese da un medico all'altro dopo il pensionamento del loro.

Con me, vaccinato e infermiere con decenni di esperienza sul campo, la tarantella del no vax non regge. Ultimamente mi occupo del settore della medicina preventiva. Ho lavorato e seguito tra le altre cose la raccolta dati sul virus, avete incentrato tutti i vostri DPCM sulla favola che il "vaccino" preveniva il contagio e quindi fermava la diffusione del virus, la faccia finita e lo ammetta: era un plateale bugia, un ceffone secco agli italiani, soprattutto per quei lavoratori e le loro famiglie lasciate senza stipendio a pane e acqua, pure i bambini perché i loro genitori avevano osato non vaccinarsi.

Lei diceva che chi non si vaccinava era pericoloso per chi era vaccinato, ma si rende conto? Avete messo la scienza nel cassetto e avete tirato fuori il terrapiattismo. Per questa grande falsità avete imposto l'obbligo del green pass, una misura che non ha avuto niente a che fare con la salute pubblica della gente, anzi come ho denunciato fin da subito ha favorito il contagio. Il green pass e l'obbligo vaccinale sono stati un crimine soprattutto per le giovani generazioni che non avevano nulla di particolare da temere da questo virus.

Rimangono i pestaggi polizieschi e i decreti fascisti contro chi si è opposto al green pass, con i suoi DPCM ha istigato le peggiori e becere tendenze tra la gente, ha scatenato l'odio e la caccia al fantomatico no vax, il suo "vaccino" poderoso non funzionava come dicevate che doveva funzionare, altro che “vaccinatevi per proteggere gli altri”, il vostro era un vaccinatevi in nome dei profitti della Pfizer!!

Le scrivo pubblicamente per darle una possibilità per dimostrare alla città di Massa che io mi sto sbagliando, per darle la possibilità di dimostrare alla città di Massa che lei in realtà ha veramente a cuore il diritto alla salute e il sistema sanitario pubblico e le faccio un appello, prima della fine dei ballottaggi venga a Massa Carrara a incontrare le lavoratrici e i lavoratori dei servizi dei trasporti sanitari interni, non vuole incontrare me "no vax"? Incontri loro!

E in ultimo, dopo tanto parlare a vanvera e a sproposito di “violenza”, prenda posizione sulla vera violenza armata e squadrista che ha subito la famiglia di una nostra candidata. Giuseppe Conte, ci sta? Esprime solidarietà per la vera violenza squadrista subìta dalla famiglia di Chiara Masini candidata nella lista Massa insorge? Ci viene a incontrare le lavoratrici e i lavoratori dei trasporti sanitari interni? Ci faccia sapere prima del 15, faccia questa di promessa elettorale, se può!

Fonte: Ufficio Stampa

Exit mobile version