Zuccotto fiorentino, quale sarà il migliore? Torna il concorso a Calenzano
Mercoledì 17 maggio alle ore 11, presso la pasticceria Dulcinea di Calenzano (via di Prato 8/B, tel.
055/8824995) avrà luogo la seconda edizione del concorso gastronomico “Lo Zuccotto fiorentino – Il
Rinascimento in tavola” aperto a pasticcerie e gelaterie dell'area metropolitana.
L'evento, al quale il pubblico può assistere liberamente, ha ottenuto il patrocinio del Comune di Calenzano. La Direzione del concorso desidera infatti coinvolgere nei suoi 6 concorsi annuali legati alle tradizioni locali non solo il Comune di Firenze, ma anche tutte le entità territoriali dell'hinterland.
Il concorso è organizzato da Festival delle Pasticcerie (Maurizio Melani, giornalista e docente universitario) e da Casa della Nella (il ristorante itinerante di cultura fiorentina di Massimo Cortini, chef e Maestro pasticcere) creatori di tutti i pastry contest legati alle tradizioni dolci dell'area metropolitana: “La miglior schiacciata alla fiorentina” (12 edizioni svolte), il recente “Pan di Ramerino – Il Medioevo fiorentino” e ancora “La miglior schiacciata con l'uva”, “Il miglior cantuccio di Prato”. Vincitore in carica è la Pasticceria Gori di Prato (via Limberti, ang. Via Roma) con la pastry chef Cristina Sidonia Nita.
Main sponsor dell'evento Carra Distribuzione spa, principale fornitore di materie prime per tutti i forni e
pasticcerie toscane, che premierà i primi 3 classificati con buoni acquisto.
CONCORRENTI E MODALITA' DI SVOLGIMENTO
Qui di seguito la lista completa suddivisa per Comune di provenienza: Antica Gelateria Fiorentina, Gelateria Pasticceria Batoni, Pasticceria Bellucci, Caffè Libertà, Pasticceria I Dolci di Patrizio Cosi, Pasticceria Il Bersagliere, Pasticceria Lucarelli, Pasticceria Focacceria Pappa & Ciccia, Pasticceria Pegaso (Firenze), Gelateria Happy Ice, Pasticceria Vannino (Calenzano), Pasticceria Fani, Gelateria Igloo, Pasticceria Le Chicchere, Pasticceria Malesci, Pasticceria Pala & Matterello (Sesto Fiorentino), Pasticceria Gelateria Pimpina, Pasticceria Rigacci (Cerbaia), Pasticceria Delizia (Poggio a Caiano), Pasticceria Gori, Pasticceria Marcucci (Prato).
La mattina stessa del concorso, gli zuccotti delle pasticcerie-gelaterie finaliste verranno portati nella location stabilita per le degustazioni. I membri della Giuria – tutti gastronomi, pastry chef e giornalisti – dovranno assaggiare in modo “coperto” una porzione di ogni zuccotto non sapendo chi è il produttore e dando successivamente un voto 1-5. Chi avrà ottenuto il punteggio più alto sarà dichiarato vincitore per il migliore Zuccotto fiorentino. La Giuria renderà note solo le prime 3 posizioni.
PREMIO
I primi 3 classificati otterranno una pergamena ricordo e importanti buoni di acquisto in materie prime
messi a disposizione da Carra Distribuzione spa, main sponsor dell'evento.
LA TRADIZIONE RINASCIMENTALE
Cupola di morbido pan di Spagna completamente bagnato da Alchermes e farcito con una golosa crema di ricotta e canditi. Questa è la prima ricetta dello Zuccotto che nel corso degli anni – o per meglio dire secoli – si è adeguata per venire incontro ai gusti moderni: l'Alchermes, ad esempio, viene spesso sostituito con altri liquori (Strega, Benevento, etc.) e la farcitura trova a volte la presenza del gelato, altre quella della ganache al cioccolato, altre ancora l'aggiunta di gocce di cioccolato alla ricotta.
Ma quando e per opera di chi nasce lo Zuccotto? Secondo la tradizione vi è una data, un autore e una dedica ben precisa. Pare infatti che questa torta-gelato sia stata creata in pieno Rinascimento, nel XVI
secolo, da Bernardo Buontalenti, il magnifico architetto tuttofare, in onore della regina di Francia Caterina de’ Medici. Per questo il primo nome fu “Elmo di Caterina”, anche perché gli zuccotti venivano realizzati utilizzando come stampo proprio un piccolo elmo in uso alla fanteria dell’esercito fiorentino.
Pastry chef o architetto: chi era veramente Bernardo Buontalenti? Oggi, in cui i confini delle professioni
sono tutti strettamente delimitati, è difficile pensare a un artista a tutto tondo. Ma un tempo si poteva essere scultori, pittori, architetti, scienziati e magari anche cuochi non venendo giudicati con sospetto ma con grande ammirazione. Leonardo da Vinci ne è un fulgido esempio. Così, dopo aver progettato Forte Belvedere, la facciata di Santa Trinita, la grotta grande del Giardino di Boboli e portato a
termine Uffizi e Palazzo Pitti, Buontalenti parallelamente si dedicò anche alla cucina ma sempre con estro e passione per il design: a lui si deve l'invenzione del gelato e pure di una prima rudimentale gelatiera formata da pale, fatte ruotare grazie ad una manovella, e da un cilindro in cui era messo il ghiaccio. Viva Firenze, viva il Rinascimento, viva lo Zuccotto!