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Restauro per le decorazioni di tante chiese e conventi a Firenze

Un pacchetto di interventi per riportare all’originario splendore i muri e le superfici decorate di chiese e conventi di particolare pregio architettonico.

E’ quanto prevede il progetto definitivo che ha avuto oggi il via libera della giunta di Palazzo Vecchio su proposta dell’assessora ai Lavori pubblici Titta Meucci e della vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini. Un insieme di lavori di restauro e risanamento conservativo di tutti gli elementi murari e decorativi di competenza della Fabbrica di Palazzo Vecchio per chiese e conventi, che interesseranno la basilica di Santa Maria del Carmine, il convento di Santa Maria Novella, la basilica e il convento di San Salvatore al Monte e l’Osservatorio Ximeniano presso il convento dei padri Scolopi.

“Abbiamo messo in campo per il 2023 un pacchetto di interventi sulle chiese e i conventi di particolare pregio di nostra competenza - ha detto l’assessora Meucci - per scongiurare situazioni di deterioramento e mantenere lo stato di corretta conservazione delle strutture con lavori tempestivi di restauro e risanamento conservativo. Un progetto complessivo da 280mila euro che andranno a tutelare e valorizzare il nostro patrimonio per rendere sempre più fruibili basiliche e conventi molto amati da cittadini e visitatori, ma anche gioielli più nascosti come l’Osservatorio Ximeniano del convento dei padri Scolopi”.

“Siamo impegnati per preservare la bellezza del patrimonio artistico della nostra città nella sua interezza e queste chiese e conventi ne fanno parte a pieno titolo - ha detto la vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini -. Ed è un impegno dal notevole valore culturale perché questi luoghi meritano di essere conosciuti meglio e valorizzati sia per chi viene a visitare la città sia per chi la vive e che magari ha intenzione di riscoprirli”.

Gli interventi prevedono in un primo momento la realizzazione di rilievi metrici diretti e indiretti, analisi diagnostiche e saggi localizzati non distruttivi, che saranno alla base dei successivi lavori di restauro e risanamento. Si passerà poi al ripristino o sostituzione degli intonaci, alla rimozione di superfetazioni e vecchi impianti obsoleti e non funzionanti; disinfestazione dei sottotetti.

In particolare, per il Complesso di Santa Maria del Carmine è previsto il controllo (o rifacimento laddove necessario) delle coperture, il ripristino di eventuali travi o componenti del manto danneggiati delle cappelle laterali e di porzioni di facciata interessate; la revisione del funzionamento ed eventuale ripristino di gronde, tubi di deflusso di raccolta di acque meteoriche, smaltimento di vecchie canne fumarie in eternit ormai non più utilizzate.

Per il Convento di Santa Maria Novella, oltre alle opere analoghe, è previsto anche il rifacimento dei controsoffitti in cartongesso, il risanamento e la tinteggiatura di pareti, il consolidamento di volte in mattoni e parti strutturali in pietra, colonne, capitelli, mensole.

Per quanto riguarda il Complesso di San Salvatore al Monte, si aggiunge alle opere previste per le altre strutture, anche la revisione conservativa di una vetrata sul fianco della basilica.

Infine, per l’Osservatorio Ximeniano è prevista la revisione degli infissi esterni, con sostituzione di quelli peggio conservati, la sostituzione di vetri fini con vetri di sicurezza e la sistemazione del portoncino di ingresso.

Per quanto riguarda gli elementi decorativi, le opere riguarderanno sia interventi d’urgenza, a protezione di situazioni gravi e lesioni evidenziatesi all’improvviso, che interventi più omogenei o di completamento, in modo da rimuovere vecchi restauri ormai non più desiderati o necessari, ripristinare la vista d’insieme di apparati soggetti a restauri successivi e restauri di mano diversa, interventi di recupero di affreschi o pitture finora coperti

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio stampa

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