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Lorenzo Cei: "Dem Festival maturo. Il candidato sindaco? Legato al programma"

Fra il Dem Festival appena concluso e l’inizio del percorso per arrivare alla scelta del candidato sindaco con sullo sfondo i temi nazionali, la segreteria Schlein e regionali, la multiutility. Lorenzo Cei, giovane segretario della federazione empolese del partito democratico, tocca tutti i temi sul tappeto con precedenza all’attualità

Lorenzo, che Dem Festival è stato?
Un Dem maturo, forse non c’è stato un nome di richiamo come l’anno scorso però, grazie ai temi toccati, è stato completo.

Cioè?
Ci sono state tante persone e siamo riusciti a trattare argomenti importanti.

Quali?
Ambiente, lavoro ed economia su tutti. Secondo me, chi ha partecipato ne è uscito arricchito, a partire da me.

Si può quindi dire che l’obiettivo politico lo avete raggiunto?
Sì, sono molto soddisfatto. E poi abbiamo avuto la conferma della grande disponibilità delle persone, a partire dai volontari del Pd a cui va il mio grazie più sincero. Direi che abbiamo dimostrato l’unità che c’è nel partito a Empoli. Dopo il congresso siamo ripartiti con grande voglia di lavorare e spirito di coesione.

Insomma, usciti compatti dal ‘duello’ Schlein-Bonaccini?
Si, ho cercato di fare quello che penso sia compito di un segretario, ovvero dare evidenza di questo nuovo corso, prenderne spunti e proposte. Oltretutto qui a Empoli la mozione Schlein ha fatto un ottimo lavoro e di questo sono contento. E’ stato un campo di prova per qualcuno che potrà un domani fare altre cose dentro al Pd. Tornando al Dem, credo che siamo stati fra i primi ad ospitare una componente della segreteria nazionale, Annalisa Corrado che è la nuova responsabile ambiente a livello nazionale. E’ stato un bel momento.

Vista dopo, la campagna pubblicitaria che effetto ha fatto?
E’ una delle caratteristiche del Dem e ci teniamo, è un modo per dire alle persone che la politica è fatta di cose quotidiane e vicine. Questo tema della mito-politica che ho un po’ sciolto l’ultima sera con Giani e Fossi, in realtà cosa è? E’ fare politica con degli ideali in cui si crede e noi abbiamo provato a dire che ci crediamo davvero, che siamo uniti da ideali e valori comuni e facciamo politica per passione, non per correnti e carrierismo, cose che spesso si imputano alla politica. Noi non ci vergogniamo a dire che siamo un partito che fa politica perché vogliamo bene al nostro territorio.

In generale cosa è per voi il Dem?
Un elemento fondativo, è il voler superare questa caratteristica di auto-referenzialità che troppo spesso connota il Pd anche nei momenti cruciali. Troppo spesso parliamo di noi stessi con noi stessi. Il Dem è invece un momento di confronto con gli altri perché non lo temiamo e perché vogliamo il dialogo. E’ un duplice momento: da una parte facciamo vetrina dei nostri argomenti più cari e dall’altro riflettiamo recependo anche istanze ed idee diverse. Questo è il fattore arricchente.

La raccolta economica come è andata?
Bene, in linea con gli anni passati, circa 5/6 mila euro fatti di micro-donazioni. Quest’anno ci siamo concentrati sugli elettori delle primarie contattandoli ed incontrandoli per avere un confronto davanti ad un caffè. Poi abbiamo proposto loro di iscriversi al Pd se non lo erano o donare un contributo.

Risultato?
Abbiamo fatto 86 nuove tessere in poco più di un mese ed abbiamo ancora lavoro da fare in zone importanti della città.

Quanti iscritti avete?
Diciamo sul migliaio di persone.

Schlein, Barnini e il Pd

L’assenza della Schlein al dem?
Mi è dispiaciuto molto non averla. Ho tartassato lo staff di messaggi ma si è concentrata sulle città dove a breve si voterà.

La sua assenza segue le nomine della segreteria nazionale dove manca Brenda Barnini che era presente con Zingaretti e Letta. Come commenti questa situazione?
Penso che il fatto straordinario fosse l’avere un membro in segreteria visto che, nonostante il Pd sia a Empoli una bella realtà, siamo piccoli in termini numerici. Numericamente in Toscana siamo i penultimi. Brenda è comunque nella direzione nazionale ed abbiamo eletti di entrambe le mozioni in assemblea nazionale.

Insomma, vi preoccupate più di guardare sotto alle persone piuttosto che sopra?
Per me sul territorio serve avere le orecchie a terra e tenere i contatti con le persone. Poi tutto il resto fa ovviamente piacere.

Ci sono elezioni in vista. Come le vedi?
Penso sia una tornata importante come logico che sia, ma non mi sentirei di mettere tutta la responsabilità sulle spalle della nuova segretaria perché è stata eletta il 26 febbraio e non può certo incidere su queste elezioni. E’ un’occasione in cui si capirà se questo partito può intravedere un trend positivo. Se così sarà, la domanda che ci facevano a novembre, ovvero se il Pd ha ancora senso di esistere, la mettiamo in cantina definitivamente.

La multiutility e i cambi di passo

Come interpreti la presa di posizione di Fossi sulla multiutility, ovvero la frenata sulla quotazione in borsa?
Penso sia naturale che un partito che elegge dei vertici in discontinuità possa anche rivedere certe posizioni politiche. E’ un argomento molto delicato non solo quello della quotazione in Borsa ma anche in generale la multiutility, dalla cui gestione passa la qualità dell’erogazione dei servizi pubblici locali. Questo è l’elemento qualificante e credo sia importante che questo tema passi da un confronto con i sindaci e gli amministratori. Fossi ha fatto il sindaco e sa bene che nessuno ha meglio di loro il polso della situazione. Se lui pensa che la quotazione in borsa sia da rimettere in discussione è legittimo, prendiamoci il tempo che serve e parliamone. I risultati di questo ce li porteremo avanti per anni e quindi la decisione deve convincere tutti.

Quindi anche per Empoli la quotazione non è un dogma?
No, se ne può parlare.

Lorenzo Cei, personalmente, cosa ne pensa?
Che la multiutility abbia come obiettivo quello di allargare la platea dei territori che riesce a servire, la vera partita è questa. Se vogliamo erogare servizi pubblici di qualità che restino in controllo degli amministratori e siano patrimonio della Toscana, il vero obiettivo è allargare il raggio d’azione. Poi, se fra gli strumenti, c’è la quotazione in borsa o il ricorso a strumenti bancari credo sia argomento da discutere anche con la parte tecnica. Ma, se non sarà regionale, fallirà indipendentemente dalla borsa.

Il nuovo sindaco di Empoli

Argomento candidato sindaco del Pd. Avete già in mente un percorso per arrivare al nome o ai nomi da affidare ad eventuali primarie?
Con gli ultimi passaggi dai nostri organismi abbiamo deciso che lavoreremo nelle prossime settimane alla stesura di un programma di massima, una bozza di base, uno schema di idee da proporre per avviare un confronto con altre forze politiche.

Proprio al dem lo hai avuto con Azione e Sinistra Italiana
Sì, nello specifico con Gianni Assirelli e Nicola Ferraro iniziando un dialogo ed un confronto, un primo passo.

E i nomi?
Penso che il nome sarà conseguenza di questo percorso. Noi abbiamo un duplice obiettivo.

Ovvero?
Da una parte valorizzare le tante cose buone fatte negli ultimi dieci anni e dall’altra aprire una stagione nuova. Alla fine il contesto politico di oggi è diverso, abbiamo giovani che dovranno essere protagonisti e dobbiamo guardare all’amministrazione Barnini per appunto valorizzare le cose buone e dirci con sincerità dove potevamo fare di più. Questo ce lo possono dire anche altre forze politiche e per questo dovremo trovare interlocutori nuovi

Dieci anni fa ci furono le primarie, saranno possibili anche nel 2024?
Sono sempre una possibilità per il Pd ma non un dogma. Sono uno strumento e, come tutti gli strumenti, si utilizzano se si ritiene possano essere utili in questa fase. Però funzionano laddove si devono far emergere proposte anche diverse e non solo le persone che vi prendono parte. Si fanno se ci sono diversità di vedute. Quindi sono una possibilità e, dopo aver stilato il programma, fatto un primo giro di confronto con altri partiti decideremo in assemblea comunale se ha senso farle oppure no

Marco Mainardi

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