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Là dove c'era il campo nomadi ci sarà un bosco: partono i lavori al Poderaccio

Un bosco al posto della discarica. Questa la rivincita del Poderaccio, per anni luogo di degrado e abbandoni illegali di rifiuti che ora cambierà volto. Al suo posto oltre 120 nuovi alberi d’alto fusto e un’area cani attrezzata per far rivivere tutta la zona. Il progetto è stato approvato in giunta su proposta dell’assessore all’ambiente Andrea Giorgio. La rimozione dei rifiuti presenti, alcuni anche speciali, è iniziata stamani. Questo è di fatto il primo atto concreto per la realizzazione del nuovo parco Florentia, l’area verde cittadina che sarà grande 90 ettari e sarà realizzata a cavallo tra i Quartieri 4 e 5 e il fiume Arno, comprendente l’ex campo nomadi Poderaccio e l’ex fabbrica Gover, un investimento imponente da quattro milioni di euro.

“Parte finalmente un percorso per ridare questa zona ai cittadini e restituirla alla legalità attraverso il verde - sottolinea l’assessore Giorgio -. Grazie alla rimozione dei rifiuti e alla piantagione dei nuovi alberi sarà anche possibile migliorare lo stato del terreno e renderlo più drenante. La nuova area cani con panchine e tavolini e la nuova illuminazione saranno un ulteriore incentivo a far di nuovo frequentare la zona da parte dei residenti”.

“Scatta la prima fase che porterà alla nascita del nuovo parco - continua Giorgio -: l’area ora degradata tornerà presto fruibile in sicurezza dai cittadini e costituirà il primo tassello di quello che diventerà il secondo parco più grande di Firenze dopo la Cascine. Si tratta di un progetto molto complesso ma quanto mai necessario: dopo la crisi pandemica e anche grazie alla nuova presa di coscienza dei cambiamenti climatici in atto, è sempre più attuale la consapevolezza dei cittadini sul valore del verde e sulla possibilità di viverlo, anche come occasione di salute e socialità”.

“Salutiamo con gioia la partenza finalmente dei lavori che porteranno al recupero e alla restituzione alla cittadinanza di una importante area pubblica del nostro quartiere - aggiunge il presidente del Quartiere Mirko Dormentoni -. Il Poderaccio sarà parte del nuovo grande Parco Florentia, un nuovo verde pubblico popolare che avrà un grande valore non solo ambientale ma anche sociale. È un'operazione di rigenerazione urbana che abbiamo contribuito a programmare e progettare e che metterà al servizio delle nostre comunità un altro spazio pubblico strategico. Attraverso la pista ciclabile lungo l'argine dell'Arno sarà collegato a est con il Parco dell'Argingrosso, che sarà oggetto di un altro importante progetto di riqualificazione, e a ovest con il Parco di Santa Maria a Mantignano”.

Il vecchio campo rom è nato alla fine degli anni Sessanta e sgomberato nell’estate 2020. Dopo lo sgombero i lavori di ripristino, compatibilmente con la pandemia, sono iniziati con l’abbattimento delle casette preesistenti e una prima rimozione dei rifiuti abbandonati lungo le scarpate di confine, ma la zona è stata oggetto, malgrado le recinzioni presenti, di abbandoni illegali di rifiuti che si sono accumulati insieme ai resti delle abitazioni demolite. La scorsa estate, dopo lo scoppio di un incendio in un’area privata limitrofa, erano state aumentate le misure di deterrenza con un rafforzamento della recinzione, una nuova illuminazione e un’attività di controllo della Polizia municipale per scongiurare ulteriori abbandoni e nuove occupazioni, anche saltuarie.

Stamani sono cominciati i lavori di rimozione e smaltimento dei rifiuti che dureranno tre mesi.

Successivamente partiranno i cantieri per il rinverdimento dell’area. E’ prevista la piantagione di un nuovo boschetto con un centinaio di alberi tra tigli, platani, pioppi, aceri e ginkgo biloba per i quali è previsto un impianto di irrigazione allacciato alla rete idrica per garantire attecchimento e manutenzione. Ulteriori 23 alberi saranno piantati nell’annessa area cani, che sarà dotata di 8 tavoli da pic nic, 12 panchine e un fontanello. Tutta la zona sarà illuminata da 18 nuovi lampioni. Questi lavori dureranno altri tre mesi.

 

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio stampa

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