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Primo Maggio, cortei nell'Empolese Valdelsa: "Festa e impegno"

Lunedì 1 maggio è stata festa in tutta la Toscana. Molti i cortei anche nell'Empolese Valdelsa, dove sindaci, sindacati, lavoratori e lavoratrici hanno sfilato per le vie di Empoli, Certaldo, Fucecchio, Castelfiorentino e Gambassi Terme.

"Oggi in occasione della festa dei lavoratori, abbiamo voluto aprire il tradizionale corteo del 1 maggio rendendo omaggio, insieme all' ANMIL Nazionale e allo SPI CGIL Fucecchio, a tutte le vittime del lavoro, di fronte al monumento intitolato "Luana, vita e lavoro", in memoria della giovane Luana D'Orazio. Alla commemorazione era presente il fidanzato di Luana, Alberto Orlandi" ha scritto Alessio Spinelli, sindaco di Fucecchio.

Festa anche a Gambassi, col coro itinerante che ha dato il via a tutto dalle 7. Poi, ha aggiunto il sindaco Paolo Campinoti, "la visita alla RSA Gino Incontri e i saluti alla Piazza del sindaco e dei rappresentanti sindacali. Grazie a tutti i partecipanti alla festa, al coro, all' Auser Gambassi Terme , allo SPI CGIL e anche ai nostri Carabinieri, oggi presenti in tutte le fasi mattutine della Festa. Il primo maggio è un valore".

Centinaia di persone hanno sfilato a Empoli. Così Brenda Barnini, sindaca empolese: "Il 1 Maggio a Empoli è un giorno di festa ma non di disimpegno, c’è la musica ma per dare il ritmo ad un corteo che come ogni anno colora le strade della città e ci accompagna ad ascoltare il comizio finale. Tanti i temi toccati dalla vice segretaria nazionale della CGIL Gianna Fracassi, che era tornata dall’incontro notturno con il Governo. La difesa del potere di acquisto di lavoratori e pensionati, senza la quale sta scomparendo il ceto medio di questo Paese, la lotta all’evasione perché senza quelle risorse non è possibile migliorare sanità e scuola, difesa della sanità e della scuola pubblica. La nostra Costituzione compie 75 anni e attuarla vuol dire dare risposta ai bisogni del nostro tempo".

A Certaldo ha sfilato il sindaco Giacomo Cucini: "In piazza per il Primo Maggio grazie allo SPI CGIL che ha organizzato una bellissima mattinata di festa e di lotta. È ancora il momento di lottare e chiedere diritti per le lavoratrici e i lavoratori. Il nostro è un paese in cui si muore ancora lavorando, in cui i salari diminuiscono invece di adeguarsi al costo della vita, in cui il contributo delle donne al mondo produttivo è troppo poco, e quando c’è è pagato meno rispetto a quello degli uomini, in cui il 23% dei giovani non lavora e non studia, in cui i nuovi lavori legati alla digitalizzazione e alle grandi piattaforme non hanno ancora tutele, in cui i giovani che riescono a entrare nel mondo del lavoro molto spesso devono affrontare stage che invece di essere percorsi formativi sono sfruttamento al lavoro, giovani che poi troveranno solo contratti precari non avendo la possibilità di diventare autonomi. Dobbiamo fare una vera e propria lotta al precariato, avere luoghi di lavoro sicuri, adeguare i salari con l’istituzione del salario minimo, perché lavorare tutto il giorno e essere fra i poveri come succede a tante e tanti non è dignitoso, avere parità salariale. Quello che è importante per il primo maggio è stare accanto alle lavoratrici e i lavoratori, a chi un lavoro non lo ha, a chi lo ha e non riesce a vivere. Nessuna simbologia positiva nel fare un consiglio dei ministri in questa giornata, ancora più se si precarizza ulteriormente il lavoro e si attacca i poveri anziché la povertà".

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