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Elezioni Pisa, fiumi di liste e candidati. Conti vuole il bis

Elezioni Pisa: i candidati sindaco

Il centrodestra manterrà il controllo di Pisa capoluogo dopo l'exploit di 5 anni fa? Questa è una delle domande principali che si fanno i partiti alla vigilia delle elezioni del 14 e 15 maggio 2023.

A concorrere per il centrodestra è ancora Michele Conti, unico 'sopravvissuto' tra i candidati dei capoluoghi toscani al voto (Luigi De Mossi per Siena non si ricandida, Francesco Persiani sì ma non con il centrodestra unito dopo che FdI lo ha fatto cadere sfiduciandolo in Consiglio comunale).

Conti ha un numero ricco di liste da proporre all'elettorato, ben 6.

Troviamo infatti Pisa al Centro - Conti sindaco, Pesciatini per Pisa, capitanata dall'assessore uscente Paolo Pesciatini, Forza Italia-Udc-Pli capitanata dalla vice sindaco Raffaella Bonsangue, la lista della Lega con il deputato Edoardo Ziello candidato, la civica Pisa Punto Zero incentrata su cultura, giovani e digitale, e Fratelli d'Italia, capitanata dagli assessori Raffaele Latrofa e Filippo Bedini.

Il centrosinistra risponde con una coalizione a 5 per Paolo Martinelli, presidente dell'Acli. Troviamo Pd, Sinistra Unita per Pisa (cartello elettorale con Sinistra Italiana, Europa Verde e Sinistra Civica Ecologista), Riformisti per Pisa, La Città delle Persone e il Movimento 5 Stelle.

Il Terzo Polo propone un candidato autonomo: Rita Mariotti, sotto il cartello di liste Azione, Italia Viva, Psi e Liberal Forum.

Ancora più a sinistra troviamo Francesco Ciccio Auletta, consigliere comunale uscente e già candidato alle scorse elezioni, sostenuto questa volta da Unione Popolare e da Una Città in Comune.

Alexandre Dei è il candidato sindaco di Patto Civico 2023, per Comitato Libertà Toscana corre Edoardo Polacco.

Il 2018 fu l'anno di svolta per Pisa, con la fine del secondo mandato di Marco Filippeschi, di centrosinistra. Per il Pd corse Andrea Serfogli. Al primo turno Conti (in lizza con Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia) fu in lieve vantaggio su Serfogli, 33,36% contro il 32,26%. Per il centrosinistra si apparentarono due candidati, ma non bastò. Due settimane dopo la coalizione di Conti ottenne 20.692 voti contro i 18.881 di Serfogli. In termini di scarto quasi 7mila voti in più rispetto ai 5.500 raccolti da Serfogli.

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