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Palloncini rosa e silenzi di dolore per i funerali di Silvia Verdiani

Lacrime e singhiozzi in mezzo al silenzio, un filo di voce per la lettera dell'ultimo addio, occhi bassi di fronte alla bara bianca. La Pieve di Chianni a Gambassi Terme è stata teatro questa mattina della cerimonia funebre di Silvia Verdiani, scomparsa a 25 anni non ancora compiuti in un tragico scontro lungo la nuova 429.

Una curva percorsa chissà quante volte da Silvia per raggiungere Empoli, Firenze e il resto della Toscana, una curva fatale in quella mattina di 10 giorni fa per l'impatto con un tir che viaggiava in direzione opposta.

Inutile dire che la chiesa millenaria non riusciva a contenere la folla accorsa questa mattina, in un silenzio composto e contrito. La cerimonia è stata guidata da don Andrea Parrini. Dei palloncini rosa hanno preso il volo al termine della breve cerimonia, che ha avuto il momento più toccante nella lettera scritta da un'amica e declamata dal pulpito.

Ricordi semplici scritti su carta, una promessa di affetto e amore che dopo il tragico evento rimarrà impressa nei ricordi di chi ha potuto godere di attimi di vita con Silvia. Un momento che ha messo a dura prova i presenti per la commozione, prima del lungo abbraccio con la madre della giovane, Monica.

A testimoniare il dolore per l'intera comunità gambassina anche il sindaco Paolo Campinoti, con la fascia tricolore. Già il borgo valdelsano si era fermato nei giorni dopo il lutto e aveva rinviato la manifestazione Gambassigena, prevista per il weekend del 25 aprile.

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