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Focus sull’artigianato e sul restauro sostenibile alla Fortezza da Basso a MIDA 2023

Un futuro dell’artigianato sempre più orientato verso l’innovazione tecnologica e la sostenibilità è quello che emerge girando fra gli stand e curiosando fra le infinite proposte messe in campo dai 450 espositori della 87sima Mostra Internazionale dell’Artigianato che prosegue fino a lunedì primo maggio.

Parola d’ordine: non si butta via niente! E allora ecco al piano terra del padiglione Spadolini lo stand Pier De Rueda dove due giovani artigiani nel loro laboratorio in Lunigiana realizzano borse, cinture, perfino gioielli con quanto resta di pneumatici di vecchi camion, trattori, biciclette, dando vita a creazioni originalissime!

All’insegna del riciclo anche l’Atelier Ceramica di Tiziano Montecchi Scaffner al padiglione Ghiaie che raggruppa una selezione di artigiani d’eccellenza di CNA Firenze. “Realizziamo da soli gli smalti per le nostre ceramiche”, ci spiega il titolare Tiziano Montecchi, utilizzando solo le terre e le ceneri del posto, per esempio incenerendo i tralci delle viti ormai tagliati e i tagli degli ulivi, realizzando smalti originali, quasi di ispirazione giapponese. Oppure ci serviamo di rame, ferro o bauxite delle cave locali. Il tutto ci permette un’attenzione particolare all’ambiente grazie al minor dispendio di risorse ed energia”.

L'artigianato ha dunque un cuore sempre più sostenibile. "L'oggetto scartato ha ancor più valore, trattiene una vita pregressa e in sé contiene la vocazione a trasformarsi in qualcosa di nuovo". Così l'artista Roberto Cipollone, per tutti Ciro, che nella sua Loppiano a Incisa Valdarno lavora legno, ferro, pietra, stoffa e altri oggetti di scarto, ai quali "ridà la vita, nel rispetto del passato e delle caratteristiche date dalla natura".

"Abbiamo scelto il percorso più sostenibile per il nostro lavoro: fin da subito abbiamo dato la priorità ai materiali, come la carta riciclata per i gadget", prosegue Saverio Fontini di Violart, che espone insieme a Ciro nello spazio di Confartigianato Firenze alla Palazzina Lorenese. "Non solo: abbiamo scelto i taglio laser e la colla ad acqua per ridurre ulteriormente il nostro impatto".

Anche il comparto del restauro è proiettato alla sostenibilità, orientadosi su tecniche nuove e nuovi materiali, per limitare l’impatto ambientale e sulla salute, anche dei lavoratori.

Evento clou di domani (venerdì 28 aprile) il convegno in programma a partire dalle ore 14.30 alla sala della Scherma intitolato Artigianato: verso un restauro sostenibile, a cura di Confartigianato Firenze e Confartigianato Restauro. La cultura del restauro è infatti profondamente radicata nel territorio toscano e fiorentino. La Toscana, emerge da uno studio di Confartigianato, è la terza regione in Italia per imprese del restauro: sono 450 e il numero delle imprese coinvolte della filiera è molto più ampio e il 40% presente solo a Firenze. Queste imprese per circa l’80% sono ditte individuali; purtroppo, solo il 20% è guidato da under 40; c’è da dire però che è un settore a spiccata vocazione femminile in quanto le restauratrici rappresentano oltre il 40% delle imprese.

Fonte: Ufficio Stampa Firenze Fiera

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