"25mila stupri dei partigiani a Pistoia", condannate le parole dell'esponente FdI
La polemica politica sul 25 aprile si infiamma dopo la denuncia del Pd di un post su Facebook a bone di una ex candidata per FdI al Consiglio comunale di Pistoia, Violetta Maestripieri. Avrebbe collegato la Liberazione a 25mila presunti stupri dei partigiani a Pistoia.
Nel post, poi rimosso, si legge: "Dalla parte delle donne vittime dei partigiani. Non chiamateli eroi", insieme a un'immagine del film 'La Ciociara' con Sophia Loren e la scritta in rosso "25 aprile 1945. 25mila donne stuprate, cosa festeggiate?".
"Il 25 Aprile è la festa dell'Italia libera e antifascista. Dell'Italia nata dalla resistenza, nata dal sacrificio di migliaia di giovani che hanno dato la loro vita per la nostra libertà. I vili tentativi di riscrivere la storia e sporcare la memoria dei partigiani come quello fatto su Facebook da Violetta Maestripieri, candidata al consiglio comunale e esponente di spicco di Fratelli d'Italia di Pistoia, nota per la sua vicinanza al sindaco Tomasi e al sottosegretario La Pietra, sono vergognosi e intollerabili. La presidente Meloni, il sindaco Tomasi e tutto il partito di Fratelli d'Italia prendano le distanze da questi inquietanti personaggi che infangano la storia d'Italia". Così Marco Furfaro, deputato pistoiese del Partito Democratico.
A tal proposito, in risposta a Furfaro, è intervenuto anche il sindaco Alessandro Tomasi:
Marco Furfaro ieri era in prima fila a Pistoia per celebrare la Liberazione. Ha quindi sentito bene il mio discorso: parole nelle quali credo e che non ritengo possano essere equivocabili. Parole che valgono ieri, oggi e sempre. La città di Pistoia ricorda e onora gli uomini e le donne che hanno combattuto per liberare il Paese dal nazifascismo e dal cui sacrificio sono nati frutti come la Costituzione. Frutti che non dobbiamo far seccare. Qualsiasi parola che vada in senso contrario offende i principi democratici su cui si regge la nostra Repubblica, offende le Istituzioni e il sangue di coloro - padri, madri, figli e figlie - che non hanno fatto ritorno a casa per difendere valori universali e collettivi. I nostri diritti nascono da chi è stato pronto a dare la vita per un'idea. La penso così come sindaco, come uomo e anche come esponente di Fratelli d'Italia.
Dure le parole dei senatori del Pd Valeria Valente e Dario Parrini, componenti della Commissione Affari costituzionali del Senato.
"A Pistoia l'ennesima iniziativa revisionista di questo 25 aprile. E' una barbarie intollerabile, un'accusa infamante e assurda, l'ennesimo tentativo ignobile quanto inutile e dannoso di riscrivere la storia. Il 25 aprile è la Festa di Liberazione dal nazifascismo, in cui si celebrano la Resistenza, il sacrificio delle partigiane e dei partigiani e i valori della nostra Costituzione, che è antifascista. Questa volta la Destra usa addirittura un argomento come la violenza sessuale contro le donne a scopi propagandistici. Rispondiamo: ora e sempre Resistenza".
"Si tratta di dichiarazioni inaccettabili, da cui mi auguro la Presidente Meloni, il sindaco di Pistoia e tutto il partito Fratelli d'Italia prendano le distanze quanto prima", così Emiliano Fossi, segretario del PD Toscana.