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Psichiatra uccisa, Ziello (Lega): "Chiusura dei manicomi grave errore della sinistra"

Edoardo Ziello (foto gonews.it)

La morte della psichiatra Barbara Capovani ha provocato reazioni politiche di ogni tipo. La pericolosità dell'uomo fermato per l'aggressione risultata fatale, Gianluca Paul Seung, e le ripetute misure restrittive, dall'Opg alla prigione, poi risultate vane, hanno scatenato opinioni tra le più estreme.

Tra queste, quella del leghista Edoardo Ziello, che in un post afferma di essere "bersagliato da due giorni da insulti pesanti e minacce" per "aver definito la chiusura dei manicomi, avvenuta con Legge Basaglia, un grave errore politico della Sinistra le cui conseguenze le stiamo pagando a distanza di pochi anni. È una mia opinione che difendo con forza perché ritengo che non sia possibile consentire ai malati psichiatrici pericolosi di girare liberamente nelle nostre città. Non è politicamente corretto? Non mi interessa. La priorità a mio avviso è la sicurezza della popolazione e non i cliché".

A onor del vero, il dibattito risale sin dalla chiusura dell'ex Opg di Montelupo Fiorentino, con altri leghisti come il consigliere comunale Marco Cordone, figlio di Antonio ucciso da un ex detenuto dell'ospedale psichiatrico giudiziario, ad aver sollevato la questione anni prima. Ma il caso ha fatto portare tanti dalla parte di Ziello, contro la legge Basaglia.

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