Piazza Signoria, ultimato il restauro di Ercole e Caco
È “libero” dalla copertura che lo avvolgeva per gli ultimi interventi ed è ormai tornato al suo splendore il gruppo scultoreo di Ercole e Caco sull’arengario di Palazzo Vecchio. Dopo la rimozione dei ponteggi, per il monumento era stata eseguita una copertura provvisoria con dei teli, volta a proteggere il consolidamento con nanocalci dagli agenti atmosferici.
Il prodotto a dispersione di nanoparticelle, compatibile e innovativo, una speciale formulazione dell'Università degli Studi di Firenze, in particolare del CSGI, Consorzio per lo Sviluppo dei sistemi a Grande Interfase, è stato applicato sulla superficie e ha permesso di riaggregare il marmo dando maggiore consistenza alla materia. Per mezzo di piattaforma mobile, i teli sono stati rimossi per la stesura del trattamento protettivo finale volto a permettere la traspirabilità del vapore acqueo del marmo.
La clava, che probabilmente in origine era in bronzo dorato, è stata restaurata da Nicola Salvioli ed è stata ricollocata. Prima dello svelamento è stata completata la campagna diagnostica a cura del CNR. Adesso il monumento, libero dalla copertura, può essere nuovamente ammirato in tutta la sua bellezza.
“Con il restauro della scultura di Ercole e Caco ci avviamo a concludere un progetto straordinario che vede il restauro di tutti gruppi scultorei presenti in piazza della Signoria, siamo partiti con la fontana del Nettuno dell’Ammannati, siamo intervenuti sulla Giuditta e Oloferne, sul Marzocco, poi la pulizia del David, adesso ci rimane la statua equestre di Cosimo I. Siamo di fronte al più grande progetto di recupero di piazza Signoria mai fatto negli ultimi 100 anni”, evidenzia il sindaco Dario Nardella.
“Va avanti l’impegno per i gruppi scultorei di piazza della Signoria. Un grandissimo e accurato lavoro, quello in corso, per riportare alla loro originaria bellezza questo patrimonio artistico inestimabile, grazie al prezioso supporto di Ferragamo”, è il commento della vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini.
Il restauro dei gruppi scultorei di piazza della Signoria fa parte di un accordo tra il Comune di Firenze e la maison fiorentina Salvatore Ferragamo S.p.A. che, tramite Art Bonus, ha elargito un’erogazione liberale di oltre un milione di euro. I lavori sono diretti dal Servizio Belle Arti del Comune, dall’architetto Tommaso Muccini, con l'alta sorveglianza a cura della SABAP Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio (funzionarie dott.ssa Lia Brunori e dott.ssa Daniela Parenti); e sono eseguiti da Cooperativa Archeologia con i restauratori Nicola Salvioli (restauro delle parti in bronzo) e Stefano Landi (materiali lapidei) con il supporto del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) per le indagini diagnostiche.
Il progetto complessivo, che ha seguito quello che ha portato al restauro della maestosa fontana dell’Ammannati in piazza della Signoria (terminato nel 2019), ha già visto ultimati i restauri del David di piazzale Michelangelo, della copia del capolavoro michelangiolesco posta all’ingresso di Palazzo Vecchio e della statua bronzea di Giuditta ed Oloferne, copia dell’originale di Donatello conservato nella Sala dei Gigli del Palazzo, che è stata collocata di nuovo sul basamento sull’arengario. Stanno proseguendo i lavori dell’imponente statua equestre di Cosimo I, opera del Giambologna.
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa