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Dem Festival, la politica e la cultura fanno tappa a Empoli

Il caso Barbie-Brenda aveva già fatto parlare del Dem Festival, è tempo ora di passare ai contenuti del festival in programma dal 27 al 30 aprile al Palazzo delle Esposizioni di Empoli.

La quarta edizione del festival si presenta con nomi di forte richiamo: Nicola Fratoianni (27 aprile); Carlo Cottarelli (28 aprile) Pierferdinando Casini (28 aprile); Dario Parrini (28 aprile); Lia Quartapelle (28 aprile); Enzo Amendola (28 aprile); Brenda Barnini (29 aprile); Serena Spinelli (29 aprile) , Rossano Rossi (29 aprile); Matteo Orfini (29 aprile), Maria Cafagna (29 aprile) Giuditta Pini (30 aprile) Roberto d’Alimonte (30 aprile); Eugenio Giani (30 aprile); Emiliano Fossi (30 aprile) e Annalisa Corrado(30 aprile).  

Oltre trenta ospiti fra politici, amministratori, giornalisti, intellettuali, scrittori si daranno il cambio sul palco del PalaExpo.

Spazio anche per i più piccoli con tanti laboratori e una rassegna di corti d’animazione per bambini dai 3 anni.

Per la partecipazione ai laboratori è richiesto un contributo simbolico di 2,5 euro a bambino ed è raccomandata la prenotazione al 366 381 8648.

Sarà possibile mangiare al punto ristoro e spazio anche per le associazioni del territorio.

L’ingresso a tutti gli eventi è gratuito.

Il programma è pubblicato sul sito www.demfestival.it, per informazioni telefono 0571/700023.

Aggiornamenti sulle pagine Facebook demfestival e Instagram dem.festival.

Tutto il programma sul sito ufficiale.

I commenti

Mito Agenda, si legge sui manifesti con questi animali leggendari nati dalla penna di Stefano Pagliai e che saranno presenti sulle maglie dei volontari (assieme ai 'miti' fondativi Pd come Enrico Berlinguer, Sandro Pertini, Nilde Iotti e Tina Anselmi). E proprio i temi dell'agenda del partito progressista sono al centro degli incontri: lavoro, transizione ecologica, leadership, femminismo, diversità, la guerra in Ucraina.

"Il Dem Festival nasce come occasione di incontro per presentare politica e cultura, assieme al consueto spazio per i laboratori per bambini e famiglie oltre all'Agorà delle associazioni con 10 enti del terzo settore di zona", spiega il segretario del Pd empolese Lorenzo Cei.

"La kermesse conta il lavoro di 100 volontari e il contributo di 6-700 persone che finanziano l'evento. In un momento di disaffezione politica, questo è un segnale politico per un evento che non è una Festa de L'Unità ma porta un contenuto culturale e politico", spiega Irene Macchi, tesoriera Pd.

"Abbiamo una strategia on e offline per comunicare il Dem Festival. Con i volontari e con i circoli del territorio, parliamo a chi non segue i nuovi mezzi di comunicazione. Poi seguiamo anche la parte della comunicazione digitale e social, anche con una campagna come quella Barbie, e diamo uno sguardo alla comunicazione anche con professionisti che svolgono un importante lavoro dietro le quinte, penso all'incontro con Francesco Nicodemo", commenta Alice Santaniello, del settore comunicazione.

"Vediamo infatti un'insofferenza verso i contenuti su Instagram da parte dei giovani, gli stessi che sono estremamente distanti dalla politica. Arrivare a loro serve un effetto spiazzante", commenta Vittoria Alfaroli, che evidenzia un evento sulla rieducazione in carcere che nel titolo riecheggia Mare Fuori, la serie tv che spopola proprio tra i teenager.

Il tema 'giovani' è più che uno slogan ma realtà negli organi di gestione del partito a livello locale e "c'è una volontà di rappresentare generazione in genere senza rappresentanza", afferma Cei. "Vediamo i vertici nelle associazioni di categoria, nei sindacati, in tante altre realtà, che spesso sono uomini in età adulta e prossima alla pensione. Il Pd progressista e femminista deve essere dei giovani e delle donne".

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