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San Francesco, quattro incontri annuali a San Romano

Quattro incontri a cadenza annuale – dal 2023 al 2026 - dedicati al Santo di Assisi e con un focus iniziale sul Presepe di Greccio, grazie alla collaborazione fra Arco di Castruccio, Centro Studi sulla Civiltà del Tardo Medio Evo e Convento dei Frati Minori di San Romano.

Il primo a 800 anni dall’approvazione della Regola per mano del Papa Onorio III e dalla realizzazione del Presepe di Greccio.

Il secondo nel 2024 in ricordo del dono delle Stimmate ricevuto da Francesco a La Verna, il terzo a 800 anni dalla stesura de Il Cantico delle creature, l’esaltazione del Creatore attraverso le sue creature, a partire da quelle più umili come l’acqua e il fuoco.

Infine l’ultimo nel 2026, in occasione della Pasqua di Francesco, 1226 anni dopo la morte del Santo di Assisi.

Dunque un progetto tematico, coordinato da padre Mario Panconi, responsabile culturale del Convento dei Frati minori di Firenze, che vedrà coinvolti storici dell’arte, già dall’anno in corso, con una riflessione sul Natale di Greccio, scena contenuta negli affreschi di Giotto, a rappresentare le Storie di San Francesco nella Basilica di Assisi, l’intervento di uno studioso medievalista, membro del Centro Studi, sulle origini storiche del presepe e l’intento di Francesco di fare a Greccio, in una grotta dei Monti Sabini in provincia di Rieti, una nuova Betlemme, quasi a ricordare che la Terra Santa deve essere ovunque.

Il primo incontro legherà strettamente le scene della Natività, ricostruite da Francesco come prima rievocazione della nascita di Gesù, al Presepe di San Romano, che ha oltrepassato i cento anni nel 2022 e che vede l’impegno costante di volontari, artigiani, cittadini di buona volontà chiamati, con il loro entusiasmo, creatività, ma anche attenzione e adesione alla realtà storica, a rappresentare, nel bellissimo chiostro del Convento, un Presepe che è meta di fittissime visite da parte di persone di ogni età a partire dai numerosissimi bambini, curiosi di conoscere anche quei meccanismi che permettono alle statuine di muoversi come fossero viventi.

Padre Panconi presterà particolare attenzione a statue fatte a mano per il Presepe da Padre Edoardo Rossi, opere d’arte ancora conservate nel Convento. Dunque iniziative che intendono testimoniare non solo il ruolo centrale della figura di Francesco, il cui insegnamento conserva valore attualissimo, ed è oggetto di una fortissima devozione, che va oltre qualsiasi confine temporale, ma anche il pieno riconoscimento del ruolo del convento francescano di San Romano come centro di aggregazione e di promozione culturale.

La prima iniziativa, dal titolo “ Dal Presepe di Greccio a quello di San Romano, un cammino lungo vari secoli”, si terrà dopo l'estate.

 

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