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Deragliamento a Firenze Castello, le reazioni: "Fare chiarezza"

A seguito del deragliamento di questa mattina di alcuni carri di un treno merci nei pressi di Firenze Castello, i treni in Toscana hanno subito diversi ritardi. Il sistema è andato in tilt ed è tornato alla normalità dopo qualche ora. Sono piovuti anche molti commenti dal mondo della politica.

Giani e Baccelli: "Preoccupati per le attese"

Massima allerta da parte del presidente Eugenio Giani e dall’assessore ai trasporti Stefano Baccelli per il deragliamento del treno marci avvenuto stamani a Firenze con conseguente abbattimento dei pali e tralicci che reggono i cavi per l’alimentazione elettrica ai treni.

“Siamo preoccupati - dicono Giani e Baccelli- per i pendolari, per le lunghe attese a cui sono sottoposti, per i ritardi non precisamente quantizzabili ad ora, per i viaggiatori bloccati nei convogli dove non possano scendere”. Il presidente e l’assessore, oltre ad esprimere la loro massima vicinanza a tutti coloro che si sono messi in viaggio stamani su questo percorso hanno preso immediatamente contatto con Rfi, Tenitalia, ed anche con Autolinee per sollecitare, capire e trovare soluzioni.

“Ho immediatamente chiesto ad At – ha detto Baccelli- di far salire sui bus che collegano Firenze e Prato i passeggeri con biglietto e abbonamenti ferroviari. Ho avuto immediata risposta positiva da parte di Autolinee. E questo è un modo per alleviare un po’ l’enorme disagio. Sono in continuo contatto con Rfi e seguo l’andamento. Purtroppo anche se il guasto in tarda mattinata potrà essere riparato, i disagi, i ritardi sulla linea dureranno per tutta la giornata”.

Il presidente Giani ribadisce la necessità a Firenze del passante ferroviario dell’Alta velocità e conferma la necessità di accelerare in questa direzione. “Avrebbe garantito- spiega il presidente- percorsi alternativi non interrompendo i collegamenti nor-sud dei teni ad alta velocità”

Baccelli tranquillizza sul fatto che le merci trasportate non sono pericolose: “Sarebbe stato un danno in più e una preoccupazione ulteriore che avrebbe avuto ulteriori conseguenze. Fortunatamente – conclude- le merci non erano dannose”.

Baldini e Galli (Lega): "Pessima gestione dell'emergenza"

“Proprio ieri-afferma Massimiliano Baldini, Consigliere regionale della Lega- l’Assessore Baccelli aveva risposto ad una mia interrogazione riguardo ad un fatto avvenuto recentemente alla stazione di Viareggio che aveva avuto come protagonista un treno merci; episodio diverso da quello capitato alle porte di Firenze, ma ugualmente significativo di come ci si debba approcciare con molta attenzione alla delicata tematica.” “Fortunatamente-prosegue Baldini, unitamente al collega Giovanni Galli-non ci sono stati feriti, ma, ovviamente, la circolazione è stata interrotta(Italia spaccata in due)con evidenti problemi per i tanti pendolari a cui va la nostra solidarietà.” “Ci riferiscono, purtroppo, di problematiche piuttosto palesi riguardanti i mezzi sostitutivi messi in campo che non sarebbero stati sufficienti-precisano gli esponenti leghisti.” “Apprendiamo, infatti, di vere e proprie affannose corse per salire sui bus, con tanto di spintoni da parte di persone già piuttosto esasperate dai forti ritardi accumulati-sottolineano i rappresentanti della Lega.” “Chiaro che un incidente non si possa prevedere, ma ci pare(e non è, purtroppo, la prima volta)che ci sia stata una certa disorganizzazione.” “A tal proposito, dunque, chiederemo un report dettagliato sulla quantità dei mezzi alternativi e la frequenza dei bus sostitutivi impiegati, interpellando lo stesso Assessore Baccelli che invitiamo nuovamente, a parte il fatto in oggetto, ad essere maggiormente incisivo nei confronti di chi gestisce la rete ferroviaria in Toscana; gli ricordiamo che ci sono delle penali nel contratto di servizio e quindi anche stavolta se ne starà in silenzio come sua consuetudine quando ci sono pesanti disagi per i passeggeri, oppure uscirà finalmente dal torpore?-concludono i rappresentanti della Lega.” “Nel nodo di Firenze, come riferisce una nota del Mit, c’è un problema legato alla presenza di binari normali, vicini a quelli dell’alta velocità, situazione che verrà risolta da un sottopasso i cui lavori partiranno a maggio.”

Fossi (PD): "Salvini risolva problemi"

“Assistiamo, dalla notte scorsa, ad una inaccettabile situazione di disagio per i pendolari, migliaia di persone che utilizzano i mezzi pubblici per studio e lavoro in primis. Come possiamo convincere le persone a lasciare il mezzo privato a casa se salire sul trasporto pubblico é un rebus giornaliero? Il Ministro Salvini, che appena tre giorni fa é venuto in Toscana a fare propaganda, si occupi dei problemi delle persone e delle aziende controllate dal suo ministero”. Così Emiliano Fossi, segretario e deputato del Pd Toscana.

Filt Cgil: "Completare infrastrutture per alleggerire traffico"

Deragliamento del carro di un treno merci nella stazione di Firenze Castello, la dichiarazione di Monica Santucci (segretaria generale Filt Cgil Toscana): “Il grave incidente avvenuto questa notte nella stazione di Firenze Castello apre la necessità di un dibattito approfondito sul sistema complesso del trasporto merci nel nostro paese. Riteniamo infatti indispensabile che vi sia sempre una maggiore implementazione del trasporto delle merci su ferro, ma questo rende allo stesso tempo indispensabile il completamento di opere infrastrutturali specialmente sul nodo ferroviario di Firenze.  In attesa che si chiariscano le dinamiche dell'incidente del treno Gts Rail, riteniamo indispensabile e non più rinviabile il completamento di opere infrastrutturali che alleggerirebbero il traffico ferroviario sul capoluogo toscano, e pensiamo che si debba anche discutere di come una regione come la Toscana ed una città come Firenze siano nodo centrale del trasporto ferroviario di questo paese. A Firenze va ridata una importanza in ambito ferroviario che negli anni le è stata tolta, vanno portati a termine gli investimenti previsti e va discusso ampiamente e approfonditamente della saturazione della rete, sia di giorno che di notte”.

Capecchi (FdI): "Sia obbligatorio il sistema antideragliamento"

“Il deragliamento del carro di un treno merci alla stazione di Castello fra Sesto Fiorentino e Firenze ripropone la necessità di rendere obbligatori i rilevatori di deragliamento su tutti i convogli merci, almeno su quelli che trasportano sostanze pericolose. Una richiesta più volte avanzata anche dall’associazione dei familiari delle vittime dell'incidente ferroviario di Viareggio “Il Mondo che Vorrei” ma rimasta sempre lettera morta perché l’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria, già nel 2018, fece sapere che l’Europa era contraria all’installazione di questi sistemi. Il deragliamento di un treno merci, oltre che provocare situazioni molto pericolose in caso di trasporto di sostanze infiammabili, può anche determinare il blocco di un intero nodo come avvenuto per l’incidente di Castello di questa mattina, un caos che si ripercuote poi su gran parte delle linee ferroviarie” dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Trasporti, che presenterà un’interrogazione all’assessore regionale Baccelli per avere dettagli su cosa è precisamente accaduto a Castello e su cosa sta facendo quotidianamente la Regione Toscana per garantire la sicurezza ferroviaria.

“Il sistema anti deragliamento è un meccanismo che fa attivare immediatamente la frenata di emergenza che blocca il treno se rileva movimenti anomali. L’Agenzia ferroviaria europea ha rilanciato il dibattito su sistemi antisvio elettronici ma questo potrebbe richiedere anni e anni visto che la maggioranza dei carri merci sono praticamente privi di tecnologia. Mentre è necessario fare adesso tutto il possibile per garantire la sicurezza ferroviaria -sottolinea Capecchi- L’incidente odierno va a sommarsi ai tanti guasti e ritardi che sono costretti a subire i pendolari in particolare nel nodo fiorentino. Il deragliamento di oggi a Castello mette in guardia anche sulla capacità del sistema di affrontare sia le emergenze sia i lavori, che dovranno essere realizzati per l’eventuale sottoattraversamento di Firenze e le opere complementari”.

“Nell’interrogazione chiediamo anche alla Regione se intende convocare il Comitato di crisi per richiedere una verifica puntuale dei protocolli di sicurezza adottati e attuati per il trasporto delle merci, pericolose e non –sottolinea Capecchi- E, una volta definita la dinamica dell’incidente, qualora fosse accertato che tale incidente è stato causato dalla violazione dei protocolli di sicurezza del trasporto delle merci, quali penali ed eventuali misure sono previsti dal contratto di servizio”.

Cisl: "Non è un episodio isolato"

“Non è un episodio isolato quello di stamani a Firenze Castello. Anzi, si inquadra come un altro episodio di un lungo elenco di incidenti che hanno toccato il nostro Paese in una ambito strategico e nevralgico come il settore ferroviario”. Queste le parole di Michele Panzieri e Leonardo Mugnaini della Uiltrasporti Toscana a seguito del deragliamento avvenuto stamani a Firenze Castello.

“Come Uiltrasporti, insieme alle altre organizzazioni sindacali, abbiamo chiesto un incontro urgente ad RFI e GTS Rail (azienda proprietaria del treno deragliato) per essere messi a conoscenza delle dinamiche che hanno causato il deragliamento di questa mattina a Firenze Castello, dove fortunatamente non è rimasto ferito nessun lavoratore. Siamo però sinceramente preoccupati dal fatto che troppi sono gli incidenti che negli ultimi mesi si sono verificati sia a livello nazionale che nella nostra regione. Occorre un’approfondita analisi per invertire questo trend negativo e dare più sicurezza al trasporto su ferro, uno dei settori più importanti del Paese che merita attenzione per le migliaia di lavoratori e cittadini che ne sono quotidianamente coinvolti”.

No Tunnel Tav: "Giani, i tunnel non fanno miracoli"

Il comitato No Tunnel TAV di Firenze legge con incredulità le dichiarazioni di Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana: "Massima solidarietà ai tanti pendolari costretti a non viaggiare in treno. Quello che è accaduto dimostra ancora una volta che il passante sotterraneo dell'alta velocità a Firenze è sempre più necessario. Avrebbe garantito due percorsi alternativi permettendo in ogni caso il collegamento nord-sud dei treni ad alta velocità. Bisogna procedere in fretta per porre fine a questa situazione!"

Il comitato si chiede se Giani abbia un qualche straccio di consulente che gli spieghi dove il treno merci è deragliato; in quel punto la linea del Passante sotterraneo sarebbe già riemersa dalle viscere della città. Se i tunnel ci fossero stati si sarebbe fermata tutta le circolazione ugualmente, anche perché, dalle prime immagini, il blocco totale della circolazione più che all’occupazione dei binari della stazione di Castello (dove ce ne sono sei per tre linee, più quelli di sosta e precedenza) è dovuto all’abbattimento dei pali che sorreggono la linea aerea che garantisce alimentazione elettrica.

Che Eugenio Giani si sia incaponito a volere questa infrastruttura a tutti i costi lo hanno capito tutti, anche quelli del comitato; che questo suo capriccio ferroviario risolva tutti i problemi NON È VERO, lo grida forte la geografia.

Speriamo che qualcuno lo dica presto al Presidente della nostra regione e che gli spieghi che sarebbe meglio intervenisse con i suoi amici ferrovieri per sollecitare maggior sicurezza, controlli e manutenzione invece di opere faraoniche che servono a poco; di solito quando un carro deraglia in quella maniera o c’è un difetto nel carro o nelle rotaie.

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