Prevenzione contro azzardopatia, arriva la campagna a Volterra
Arriva anche a Volterra il progetto di lotta all’azzardopatia. Da oggi martedì 18 aprile, lo speciale tour di presidi della campagna di prevenzione contro la dipendenza dal gioco d’azzardo, che ha già toccato 11 strutture nell’area Toscana nord ovest e tantissime scuole di ogni ordine e grado. L’atrio dell’ospedale Santa Maria Maddalena per tre giorni, si trasforma in un luogo, dove si può venire a conoscenza delle problematiche legate al gioco d’azzardo attraverso i suoi stessi mezzi e sperimentare inoltre i più diffusi giochi da tavolo, ricevendone alcuni in omaggio.
Anche il sindaco di Volterra Giacomo Santi ha dato il suo personale sostegno alla lotta al gioco d’azzardo, che porta alla dipendenza, sostenendo la diffusione del “gioco sano” che sviluppa la socializzazione e questa mattina ha fatto visita al presidio, dimostrando il suo apprezzamento per l’iniziativa, che rientra nell’importante progetto “Slow Life - Slow Games: Gioca al ritmo giusto”.
Lo scopo è combattere il gioco d’azzardo e di “prevenirlo attraverso una sana educazione al gioco che sia pura passione e divertimento”, come dichiarato dal Dr Maurizio Varese, responsabile del progetto e direttore dell’Area Dipendenze Azienda USL Toscana nord ovest.
Il progetto è sviluppato dall’Azienda USL Toscana nord ovest, in collaborazione con Lucca Crea (società del Comune di Lucca che organizza anche Lucca Comics & Games) grazie al finanziamento del Ministero della Sanità che la Regione Toscana ha destinato alla realizzazione di un piano di contrasto al gioco d’azzardo.
La campagna "Slow Life - Slow Games: Gioca al ritmo giusto", partito da Lucca ha già fatto tappa tra gli altri a Pontedera, Cecina, Versilia, Livorno, Piombino, Pisa, Fivizzano, Castelnuovo di Garfagnana etc.. e prosegue adesso con la tappa di Volterra (18/20 aprile). Con orario 9/19, nell’atrio dell’ospedale è allestito uno stand e uno speciale corner, che per tre giorni consecutivi, fornirà informazioni e consigli sul gioco responsabile, grazie anche alla presenza del personale del SerD.
Oltre all’esperienza prettamente legata all’informazione sulle azzardopatie, insieme a un operatore si potranno provare dei giochi da tavolo e sarà possibile riceverne alcuni in dono. Nello spazio allestito, sarà presente anche il personale dell’Azienda USL Toscana nord ovest che spiegherà l’importanza di incoraggiare il gioco sano, Slow, a discapito dei giochi dannosi per la salute, ovvero quelli d’azzardo, che inducono alla dipendenza. Nell’atrio dell’ospedale si troverà una finta slot- machine che, attraverso messaggi appositamente elaborati, svela i meccanismi dell’azzardo e della sua dipendenza.
A contrasto un vero corner con specialisti del gioco da tavolo che vi presenteranno alcuni titoli e vi faranno provare l’esperienza del gioco che porta alla socializzazione e al divertimento. L’invito è a partecipare liberamente a momenti dedicati al divertimento, al prendersi cura di sé e degli altri, alla socializzazione ma soprattutto alla consapevolezza di poter migliorare il proprio stile di vita, per approdare al sano intrattenimento.
La situazione di Volterra
“Lo scorso anno gli utenti in carico al SerD di Volterra sono stati 280 - spiega Valerio Cellesi, responsabile del Ser.D di Volterra - di cui 14 utenti sono stati presi in carico per una dipendenza da gioco e hanno svolto un programma terapeutico integrato. Si tratta della punta dell’Iceberg perché in buona parte questo resta un problema ancora sottovalutato. Tale attività è stata svolta anche nella locale casa di reclusione, con 5 pazienti presi in carico. Il carcere è una struttura particolare dove è molto facile scommettere e per questo abbiamo già effettuato un corso di formazione in cui era considerato anche il gioco d’azzardo in carcere e nel 2023 effettueremo un nuovo corso di aggiornamento interamente dedicato a questa tematica”.
Slow Life - Slow Games, proseguirà ancora in altre città. Parallelamente le attività di prevenzione entrano anche in tantissime scuole, per parlare ai giovani, con un percorso ludo-educativo, che mira a prevenire il diffondersi della dipendenza dal gioco d’azzardo, anche nei più giovani, coinvolgendo tutti i gradi dell’istruzione, dalle scuole primarie fino alle scuole secondarie di secondo grado, con attività specifiche e mirate alle diverse fasce di età.
Fonte: Ufficio Stampa