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Associazionismo e volontariato nella lista di Maccanti: ecco i candidati per il voto di maggio

Dai giovanissimi di appena 20 anni fino a persone con un’esperienza politica consolidata. Ma non mancano personalità note sui social, come il blogger Giacomo Ghidoni. Si chiama Viviamo Santa Maria a Monte ed è la lista che correrà alle prossime elezioni per eleggere il sindaco della Chiocciola. Una squadra di persone preparate, in grado di assicurare alla Chiocciola le competenze di cui ha bisogno. Sono i 16 nomi della lista a sostegno di Elisabetta Maccanti, candidato sindaco per il voto del 14 e 15 maggio. La lista, il cui nome è stato svelato oggi (15 aprile), vanta persone che provengono da percorsi diversi e rispecchia quella trasversalità che è un punto fermo per Maccanti. Soltanto posti in piedi al teatro di Santa Maria a Monte durante la presentazione moderata da Daniela Balatresi.

Una lista, quindi, autenticamente civica, non scaturita da accorti tra partiti e spartizioni stabilite dall'alto. I candidati e le candidate della lista Viviamo garantiscono la rappresentatività di tutto il territorio, sia del capoluogo che di tutte le località, in modo tale da raccogliere le sensibilità e le priorità di tutti. Tra i nomi è facile scorgere persone conosciutissime in paese, vista la massiccia presenza dell’associazionismo e del volontariato. Figurano anche imprenditori e commercianti da sempre attivi nel sociale, persone che da sempre vivono il paese e sono al servizio dei cittadini. Non è quindi una decisione improvvisata, estemporanea, quella di candidarsi, ma la naturale prosecuzione di un modo di essere e di vivere Santa Maria a Monte.

Anche il dato anagrafico è diversificato tra i candidati: Viviamo può vantare coloro che saranno i candidati più giovani in questa tornata elettorale, classe 2002 e 2003. Accanto a chi è alla prima esperienza, però, ci sono anche persone che conoscono bene la macchina amministrativa: in primis, il sindaco uscente Ilaria Parrella, ma anche altri che escono dalla consiliatura che sta per concludersi. Personalità della società civile, del volontariato, ma anche lavoratori e liberi professionisti che hanno scelto di mettere le proprie competenze a disposizione del progetto di Maccanti.

"Una squadra forte e coesa - dice Maccanti - e io non posso che ringraziarli tutti uno a uno. La scelta di candidarsi e metterci la faccia non è mai banale e non va presa per scontata. Soprattutto - dice la candidata sindaco - per le motivazioni che stanno dietro a questa scelta: tutti i candidati di Viviamo hanno deciso di sostenermi perché credono nella mia idea di Santa Maria a Monte e hanno condiviso un programma concreto".

“Io sono cresciuta nel bar di famiglia, sempre a contatto con le persone – ha detto Maccanti, raccontandosi -. È lì che ho sviluppato empatia e capacità di ascolto. Quando mi sono venuti a cercare, dieci anni fa, per propormi un’esperienza in politica ho detto: ‘perché no’. Dieci anni fa mi sono lanciata in questa avventura, ignara di quello che sarebbe successo, ma veramente non rimpiango nulla. Non è facile rapportarsi con le persone ogni giorno, ma se c’è volontà e amore per il proprio paese, la fatica e il sacrificio passano in secondo piano”.

“Pochi giorni fa – continua Maccanti – ho festeggiato i 20 anni di esercizio della professione di avvocato. Mi sono sempre occupata di persone in difficoltà anche per il mio lavoro. Ho fatto per dieci anni l’assessore e ho avuto modo di vedere Santa Maria a Monte anche da un’altra prospettiva. Oggi guardiamo al futuro. In questi dieci anni ho visto miglioramenti che mi hanno dato la voglia di continuare questo percorso. Chi ha votato me fino a oggi ha avuto fiducia in una persona. Fiducia che è stata rinnovata anche al secondo mandato. I miei voti derivano da gente comune. Le decisioni calate dall’alto o le imposizioni non fanno parte del mio percorso e della lista di candidati che mi sostengono”.

I NOMI

Ecco, quindi, i nove uomini e le sette donne in corsa per Maccanti: Daniele Agasucci, 59enne di Montecalvoli che lavora nella pubblica amministrazione, Nicla Bernardeschi, 58 anni, impiegata, Silvia Bertagni, 53 anni e imprenditrice a Ponticelli, Samuele Campo, il più giovane con i suoi 20 anni, è uno studente di ingegneria informatica e abita a Ponticelli, Davide Capobianco, 55 anni, è un imprenditore nel settore dello sport, Maria Catalano, 42 anni, è una coadiuvante familiare a Montecalvoli, Samanta Chiarugi, 46 anni, è un’artigiana di San Donato, Giacomo Ghidoni, noto blogger di 33 anni che racconta la Toscana sui social, è di Cerretti, Michele Leonori, 50 anni, è un artigiano di Montecalvoli, Gabriele Massini, 32 anni, lavora come tecnico allarmi e videosorveglianza, Moreno Meini, 57 anni, impiegato, abita a Montecalvoli, Silvano Melani, 72 anni, pensionato di San Donato, Erika Nelli, studentessa di 21 anni, Dario Pagni, 52 anni, impiegato, Ilaria Parrella, 56 anni, architetto e sindaco uscente di Santa Maria a Monte e Veruska Sasso 45 anni, nota commerciante di Ponticelli.

Una lista con un’età media inferiore ai 50 anni, che vanta diversi giovani e giovanissimi che hanno deciso di metterci la faccia.

Il SIMBOLO

“Squadra forte, credo in ognuno di loro – ha detto la candidata sindaco, che poi ha spiegato anche il nome e il simbolo della sua lista - Ho cercato quello che era dentro di me: la voglia di essere presente sul territorio, viverlo e amarlo. E fare qualcosa di concreto per farlo migliorare. Trovare qualcosa di innovativo affinché abbia il rilevo che deve avere. Noi al centro, non è solo uno sloga, ma è una verità”.

“Viviamo è il nome che abbiamo scelto per rendere chiaro il nostro obiettivo – spiega Maccanti -: migliorare i servizi del Comune, vivere e amare il territorio per renderlo ancora più attrattivo e accessibile nei prossimi cinque anni. Il programma che abbiamo elaborato è la risposta ad una società che ha bisogno di ritrovarsi e tornare a confrontarsi per crescere insieme. Il nostro logo è una chiocciola non solo perché richiama la spirale che caratterizza Santa Maria a Monte, ma perché indica un percorso che vogliamo seguire. Uno sviluppo di tutta la comunità, che metta la persona al centro”.

Fonte: Ufficio Stampa

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