A Empoli un incontro con gli alunni delle medie alla scoperta dell'artista internazionale Shepard Fairey (Obey)
A Empoli un incontro alla scoperta dell'artista internazionale Shepard Fairey (OBEY ). Lunedì 17 aprile, alle 10.00, presso il palazzo delle esposizioni, si terrà un incontro organizzato dal titolare del negozio Naive del centro di Empoli con la scuola media Busoni.
Tutto nasce da una mostra su Obey organizzata al negozio Naive lo scorso anno. Il titolare, Lorenzo Stefanini, fu quindi contattato lo scorso novembre da una insegnante della scuola media Busoni, Monica Cioli, per fare un incontro con alcuni dei suoi alunni per raccontare l'artista e il suo approccio alla street art. Da qui nasce l'incontro che si terrà Lunedi prossimo.
"Il progetto si chiama " coesistere ", - spiega Stefanini - parleremo del significato di Obey e del messaggio di emancipazione culturale che suggerisce con le sue opere. Obey vuol dire Obbedire, ed ovviamente è una provocazione. Non obbedire non vuol dire distruggere o opporsi a prescindere, vuol dire invece conoscere per avere la propria opinione. Senza cultura, senza curiosità, senza voglia di conoscere non si può avere la propria idea e la libertà di scegliere, ma anzi saremo sempre costretti ad affidarci a chi ci convince di più. Essere un individuo con una propria identità richiede coscienza di noi stessi. Ognuno di noi può essere un individuo libero all'interno di una società fatta di altri individui con idee diverse, colori diversi, culture diverse, principi diversi, e vivere in armonia".
Per celebrare questo, i ragazzi realizzeranno un'opera, mettendo ognuno la propria firma, dando ognuno un segno della propria esistenza e prova del fatto che ognuno di loro può coesistere nella stessa tela, scegliendo colori diversi, forme diverse, espressioni diverse. L'opera realizzata dai ragazzi verrà donata alla scuola e verrà replicata e esposta in tutta la città attraverso affissioni, proprio il metodo preferito da Shepard Fairey.
Questa iniziativa è stata realizzata con il sostegno del comune di Empoli, il colorificio Cappelli che ci ha donato la tela e tutto l'occorrente per realizzare l'opera, la tipografia Vezzosi che stamperà i manifesti con l'opera che verranno affissi in tutta la città.