Olio La Cavallina di Larciano sul podio dall’Italia al Giappone
Non era bastato avere per il terzo anno di fila un proprio olio riconosciuto come ‘perfetto’ e due sulla soglia della perfezione dal Gambero Rosso, e due riconosciuti come ‘di particolare pregio’ e sostenibili da Slow Food: ora l’olio extra vergine di oliva prodotto dall’Azienda Agricola La Cavallina di Massimo Desideri di Larciano ottiene anche la medaglia d’oro in Giappone, al prestigioso concorso “JOOP - Japan Olive Oil Prize” di Tokyo.
La Cavallina è stata infatti premiata dal Gambero Rosso la scorsa settimana al Vinitaly a Verona con le “Tre Foglie” (sinonimo di perfezione dell’olio) per il proprio “Monocultivar Frantoio Bio”, e questo sabato sarà premiata a Tivoli da Slow Food per ben due oli valutati come “Grande Olio Slow” – ovvero distintisi per particolari pregi dal punto di vista organolettico, e ottenuti con pratiche agronomiche sostenibili – oltre ad avere riconfermato il Presidio Slow Food per la produzione in purezza della cultivar Arancino.
“Ero già soddisfattissimo di vedere confermata ancora una volta l’eccellenza del nostro olio da parte delle principali guide dell’olio italiane - dice Massimo Desideri, proprietario dell’Azienda Agricola La Cavallina di Larciano -. Con il Gambero Rosso, è il terzo anno consecutivo che La Cavallina ottiene il massimo riconoscimento delle “Tre Foglie” – quest’anno per il Monocultivar Frantoio Bio - oltre a ‘Due Foglie Rosse’ per il Monocultivar Leccino Bio e per il Multivarietale Bio (punteggio che indica oli giunti in finale, sulla soglia della perfezione). Con Slow Food addirittura raddoppiamo, ottenendo ben due oli riconosciuti come “Grande Olio Slow”: il Monovarietale Frantoio Bio e il Multivarietale Bio. E poi oggi mi arriva la comunicazione dal Giappone che il Monovarietale Frantoio Bio ha ricevuto il Gold Prize al concorso JOOP. Si tratta di uno dei concorsi più seri al mondo, con sbarramenti qualitativi davvero selettivi ed un panel di assaggiatori che viene da oltre venti paesi, in un paese che fa del cibo una vera ritualità, e che ha fatto dell’olio di eccellenza una vera e propria passione”.
La Cavallina conta mille piante centenarie vicino al Castello di Larciano e, nata nel 1992, negli ultimi anni è arrivata ai massimi livelli nazionali – e ora anche internazionali – grazie alla grande passione e attenzione alla qualità che vi dedica Massimo Desideri, che di professione è imprenditore nel distretto dei casalinghi di Larciano. Da questo podere viene anche il Presidio Slow Food ‘Monocultivar Arancino Bio’ che Desideri ha recuperato nel 2019 come varietà di olivo tipica del Montalbano a rischio estinzione, e che è l’unico a produrre come monocultivar di ‘super-nicchia’.
Fonte: Ufficio Stampa