Una scuola che abbatte CO2 come 100 alberi: è la "nuova" Da Vinci di Castelfranco
Il consumo energetico di una scuola, che ospita centinaia di alunni, può scendere al consumo generato da circa tre famiglie. Un obiettivo raggiunto dall'Istituto Comprensivo "Leonardo Da Vinci" di Castelfranco di Sotto che, in seguito ad un intervento di ristrutturazione ed efficientamento energetico, ha ridotto del 65,55% i fabbisogni energetici del plesso di Piazza Mazzini. I lavori, da circa 624mila euro cofinanziati da Regione Toscana e Comune, prevedevano una riduzione di energia primaria globale non rinnovabile REPgl,nren (%) pari al 63,10%, che è stata ulteriormente migliorata in corso d’opera. Adesso il rinnovato cappotto termico esterno consentirà non solo di ridurre consumo di gas metano e costi ma anche di far bene all'ambiente, grazie ad un abbattimento di emissioni di CO2 equivalente a quello di 100 alberi.
Questa mattina la presentazione dei lavori, a cui hanno assistito anche i giovanissimi studenti e studentesse, alla presenza di Monia Monni e Alessandra Nardini rispettivamente assessora regionale all'Ambiente e all'Istruzione, del sindaco di Castelfranco di Sotto Gabriele Toti, degli assessori comunali all'Ambiente e alla Scuola Federico Grossi e Ilaria Duranti e del dirigente scolastico Sandro Sodini.
L'intervento, finanziato da fondi Europei del Bando attuativo POR FESR 2014-2020 della Regione Toscana "Progetti di efficientamento energetico degli immobili pubblici" (per 336.000 euro), ai contributi Conto Termico del GSE (per 149.000 euro) e a risorse proprie del Comune di Castelfranco di Sotto (per i restanti 139.000 euro), ha previsto: l'isolamento termico delle strutture vericali, la sostituzione di serramenti ed infissi e l'introduzione di un sistema intelligente di automazione e controllo con misuratore di energia, con l'obiettivo di un monitoraggio costante della nuova caldaia e dei risparmi energetici guadagnati.
"È fondamentale garantire ai nostri ragazzi scuole sicure e rispettose dell'ambiente - ha detto Nardini - come Regione siamo soddisfatti di aver contribuito alla rinascita di questo edificio scolastico, frutto di una chiara scelta politica che punta a investire sull'istruzione e sul rispetto del nostro pianeta". Infine, "anche dalla qualità degli ambienti - ha aggiunto l'assessora regionale all'Istruzione - passa la qualità della didattica per i nostri studenti". Transizione energetica come parola d'ordine, "la Regione la sta sostenento anche con la scelta di investire nell'efficientamento energetico e nella trasformazione green degli edifici pubblici, in particolare di scuole e ospedali - afferma l'assessora regionale all'Ambiente Monni - ridurre le emissioni delle strutture pubbliche è un passo importante nel percorso della Toscana verso l'affrancamento delle fonti fossili. Inaugurare una scuola è sempre bello, inaugurare una scuola divenuta modello di sostenibilità e autosufficienza energetica lo è ancora di più".
Soddisfazione anche dal comune, per un nuovo intervento a favore dell'ambiente dopo quello della palestra di Orentano, inaugurata nel novembre 2022 con un nuovo cappotto termico che ha tagliato del 75% i consumi. "Lo sviluppo sostenibile è una parola concreta. Noi ci abbiamo sempre creduto e continuiamo a crederci – hanno commentato il sindaco Gabriele Toti e l’assessore all’ambiente Federico Grossi -. Già dal 2012 sul tetto della scuola di Piazza Mazzini è installato un parco fotovoltaico che abbatte notevolmente i consumi energetici da fonti fossili. E gli interventi appena inaugurati ne sono l’ennesima dimostrazione. Solo investendo nel futuro, in un’ottica lungimirante di transizione ecologica potremmo pianificare uno sviluppo del territorio".
Margherita Cecchin