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Terza torre di Novoli, ex Creaf di Prato: il punto in Consiglio regionale

Palazzo del Pegaso, sede del Consiglio della Toscana

Intensa giornata di audizioni per la commissione Controllo guidata da Alessandro Capecchi (FdI), che ha iniziato i lavori ascoltando Michele Mazzoni, dirigente del settore “Supporto tecnico Amministrativo per la valorizzazione del patrimonio pubblico in ambito regionale” in merito alla costruzione della terza torre di Novoli; per poi concentrarsi sull’ex Creaf di Prato, con Orazio Figura, amministratore unico di Sviluppo Toscana; Albino Caporale, direttore della direzione “Attività produttive”; e Simonetta Baldi, dirigente dei settori “Infrastrutture per attività produttive e trasferimento tecnologico” ed “Economia territoriale e progetti integrati”.

A fare il punto sull’iter procedurale che ha portato alla scelta del progetto vincitore per realizzare la nuova torre di Novoli ci ha pensato Mazzoni, che ha ripercorso il lavoro della commissione esaminatrice, per poi ipotizzare, a fine 2023 il progetto esecutivo già in fase di avanzata redazione, con conseguente pubblicazione del bando nel 2024, mediante una gara europea.

Nel corso del dibattito non sono mancate riflessioni e richieste di approfondimento da parte di diversi membri della commissione, a partire dal presidente Capecchi e dal vicepresidente Andrea Pieroni (Pd), insieme a Silvia Noferi (M5S), Elisa Tozzi (Gruppo misto – Toscana domani) e Maurizio Sguanci (Iv). Da qui la necessità di poter disporre della documentazione adeguata per permettere alla commissione di esercitare al meglio il proprio ruolo di controllo sul patrimonio delle sedi regionali, come previsto dallo Statuto, e quindi per concentrarsi sul piano di razionalizzazione della spesa, sulla gestione del personale, sui rapporti tra Giunta regionale e Assemblea legislativa, visto che con questo progetto si allontana la Presidenza dal Consiglio dal centro, ma anche sulla procedura amministrativa e, soprattutto, sulla copertura finanziaria dell’operazione nel suo complesso.

Stessa necessità di approfondire, anche sulle sorti dell’ex Creaf di Prato, che oggi rientra nella proprietà di Sviluppo Toscana, a seguito di complesse procedure post fallimentari. La commissione ha posto una serie di domande, ha chiesto di avere molti documenti intercorsi in questi anni, ha appreso della disdetta dell’Accordo di programma da parte della Regione senza alcuna informativa al Consiglio, e che la futura destinazione del lotto 2 dovrà essere decisa attraverso un passaggio di legge. La commissione si è chiusa aggiornando la discussione e valutando la possibilità di poter organizzare un sopralluogo ai lotti 1 e 2, cioè a quello concesso in locazione a cinque affittuari e all’altro in comodato d’uso alla Asl Toscana centro.

Fonte: Consiglio regionale della Toscana - Ufficio stampa

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